Ranieri: penso alla Roma 25 ore al giorno

    La Champions che scivola via, l’esonero di Francesco che non ha sortito l’effetto sperato, e le continue sconfitte che minano le poche certezze rimaste. La Roma è in caduta libera e tenere insieme i pezzi di una stagione al momento disastrosa sembra difficile anche per un allenatore esperto come Claudio Ranieri, salito sulla nave giallorossa quando il naufragio appariva già inevitabile. Chiare le colpe di Monchi, andato via dopo l’esonero di Di Francesco, ma il negativo momento dei giallorossi non può essere addossato unicamente alle scelte di mercato del direttore sportivo spagnolo. Dietro c’è altro, e Ranieri sta provando a risolvere i problemi dello spogliatoio, come affermato dallo stesso allenatore nella conferenza stampa che anticipa la sfida con la Fiorentina in programma domani.  

    Ranieri: “C’è bisogno di aiuto reciproco” 

    Ranieri è stato chiaro: “Mi auguro che le sconfitte siano la benzina per reagire, dobbiamo proiettarci a questo. Con la Fiorentina non sarà facile. Sette gol in coppa sono tanti. Penso 25 ore al giorno a come migliorare questa squadra”, ha dichiarato l’allenatore giallorosso in conferenza stampa. Il tecnico testaccino ha poi fatto il punto sugli infortunati che riempiono l’infermeria giallorossa: “Under, Pastore e Pellegrini li ho avuti per pochissimo tempo. Il mio compito è quello del farmacista, valutare bene chi può giocare dall’inizio e chi può subentrare. Olsen o Mirante?  Deciderò dopo l’allenamento. Dzeko e Schick? Chiederò come stanno, uno dei due potrebbe andare in panchina domani. Quando le cose vanno bene, qualsiasi giocatore metti dentro, l’orologio funziona. In caso opposto, devono esserci anche giocatori di esperienza che guidino gli altri”. Ranieri ha poi analizzato il suo rapporto con la società: “Non ho sentito Pallotta dopo la sconfitta contro il Napoli. La squadra vive un momento particolare, noi dobbiamo correre di squadra. Quando le cose vanno male bisogna aiutarsi reciprocamente, dobbiamo riuscire ad essere più compatti. Totti e De Rossi? De Rossi penserà al suo futuro quando avrà smesso di giocare. Totti ha già un ruolo importante.  È un punto di riferimento per me, i giocatori e la società”, ha concluso Ranieri.