RIFIUTI, VESPA: CHI DEVE OCCUPARSENE SINDACO O TV?

    “Il sindaco Marino mi invita ad occuparmi di Malagrotta e di quanto avvenuto a Roma negli ultimi 50 anni. A ’Porta a Porta’ ce ne siamo occupati ben due volte perché la gestione dei rifiuti a Roma è uno scandalo nazionale. La prima volta il 10 aprile 2013 in campagna elettorale per l’elezione del sindaco di Roma. Facemmo una inchiesta su Malagrotta, ne parlammo con Alemanno e Marchini, non con Marino che aveva declinato l’invito a confrontarsi con i suoi competitori. La seconda volta il 13 gennaio 2014 con due servizi. Anche in questo caso il sindaco si rese indisponibile all’intervista e ci mandò una nota che io lessi in studio”. Così in una nota Bruno Vespa replica al sindaco Ignazio Marino.  “Marino diceva che la chiusura di Malagrotta, avvenuta il 31 ottobre 2013 per merito suo e del Presidente della Regione Zingaretti, avrebbe positivamente risolto il problema – aggiunge – Come promesso in campagna elettorale. Sono trascorsi 6 mesi e la situazione è molto peggiorata. Chi deve intervenire se – parole sue – ogni giorno il 18% dell’Ama non si presenta al lavoro? Il sindaco o la televisione? Non avrei tuttavia chiamato in causa da San Pietroburgo il sindaco di Roma, se subito dopo la sua elezione, quando mi lamentai con lui per alcuni piccoli cumoli di rifiuti domenicali che nella gestione Alemanno avevano rovinato Trinità dei Monti e altri luoghi simbolici del centro, mi assicurò con un sorriso che questo non sarebbe più accaduto. I piccoli cumuli di ieri sono diventati i grandi cumuli di oggi. Marino non conosceva allora le difficoltà del ciclo dei rifiuti pur avendone fatto giustamente un cavallo di battaglia in campagna elettorale?”.