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Riforme, la Meloni non convince Fratoianni e Bonelli: “Netta contrarietà”. Ora la Schlein: “Qui per ascoltare le proposte”

Il segretario nazionale di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni e Angelo Bonelli di Europa Verde parlano con i giornalisti davanti a Montecitorio, Roma, 02 agosto 2022. ANSA/ANGELO CARCONI

Come scriviamo in un altro articolo, oggi la maggioranza sta incontrando i rappresentanti delle opposizioni, pe confrontarsi sulle ‘discusse’ riforme costituzionali (in primis il presidenzialismo) già ‘sulla carta’ da subito contestate.

Così, dopo il M5s, +Europa, il Gruppo per le Autonomie ed il Terzo Polo, ecco come hanno risposto gli altri.

Riforme, Fratoianni: “No ad ipotesi che insistono sulla modifica della nostra Costituzione come risposta ai problemi del Paese”

Ricevute insieme, le delegazioni di Verdi e Sinistra hanno confermato quanto già espresso sin dall’inizio. Nello specifico, uscendo Nicola Fratoianni ha commentato: “Abbiamo espresso la nostra netta contrarietà alle ipotesi ventilate, ipotesi che insistono sulla modifica della nostra Costituzione come risposta ai problemi del Paese”.

Riforme, Bonelli: “I problemi sono tutti lì, con una crisi economica, sociale e ambientale che nessuno vuole affrontare. E Bicamerale è un percorso che non ci convince”

Da canto suo Angelo Bonelli ha riassunto l’incontro con la Meloni affermando che “Oggi si crea questa grande attesa sulle riforme ma i problemi sono tutti lì, con una crisi economica, sociale e ambientale che nessuno vuole affrontare. Abbiamo manifestato la nostra indisponibilità a sostenere il presidenzialismo o una elezione diretta. La figura del presidente della Repubblica va tutelata, faremo una dura battaglia, ci batteremo per questo“. Inoltre, ha poi aggiunto il leader dei Verdi, “La Bicamerale è un percorso che non ci convince. Va ridata centralità al Parlamento e la via principale è quella dell’art. 138. Il combinato disposto tra autonomia differenziata e presidenzialismo è un qualcosa che disarticola e aumenterà le disuguaglianze sociali nel nostro Paese, tra nord e sud“.

Riforme, ora è il turno della Schlein che è entrata affermando: “Siamo qui per ascoltare, ma se hanno già deciso come va a finire è difficile discutere”

Intanto è ancora in atto il più difficile ed atteso dei confronti oggi in agenda: quello con la delegazione dem, guidata dalla Schlein, che è accompagnata dai capigruppo di Senato e Camera, Boccia e Braga, ed il Sen. Alfieri. La segretaria è arrivata alla Camera spiegando ai media che “Siamo venuti ad ascoltare quello che hanno da dirci e faremo le nostre proposte“.

Riforme, la Schlein entrando “La Bicamerale? Lo strumento del confronto saranno loro a stabilirlo, l’iniziativa è loro. A noi più che lo strumento interessa la qualità del confronto”

Quindi, prima di congedarsi dai cronisti, la segretaria dem ha tenuto  rimarcare cheAl confronto non ci si sottrae mai, l’importante è che sia vero, e non già deciso perché vogliono andare avanti a prescindere, e largo. Non possono discutere sul presidenzialismo e tirano dritti sull’autonomia differenziata“. Infine, ha precisato, “Se hanno già deciso come va a finire, non è un vero confronto. Ed è difficile discutere. Sarebbe difficile discutere di riforme costituzionali impegnative. Se loro continuassero ad andare dritti su riforme altrettanto importanti a cui noi siamo contrari come l’autonomia differenziata“. Infine l’ultima battuta:  “La Bicamerale? Lo strumento del confronto saranno loro a stabilirlo, l’iniziativa è loro. A noi più che lo strumento interessa la qualità del confronto”.

Max