ROMA – MARINO SI È DIMESSO, ORA IL COMMISSARIO. PREOCCUPA L’IMMINENTE GIUBILEO MA IL PREFETTO RASSICURA: ‘ROMA È IN PIEDI DA 2000 ANNI’

    ignazio-marino-800.jpg (800×576)

    Si è consumato intorno alle 15.15, l’ultimo atto del mandato di Ignazio Marino. L’ex sindaco ha varcato il portone del Campidoglio per l’ultima volta da primo cittadino alle 9, seguito dagli assessori. Marino prima di abdicare non ha però lasciato nulla a metà: ’’Il sindaco di Roma, Ignazio Marino, ha firmato questa mattina l’atto di costituzione di parte civile di Roma Capitale nel procedimento penale, numero 22818/15, nei confronti di cinque imputati del procedimento penale Mafia capitale. Tra questi, l’ex direttore generale di Ama Giovanni Fiscon. Il procedimento inizierà il prossimo 20 ottobre e Marino ha espresso la sua ferma intenzione di partecipare alla prima udienza in veste di Sindaco’’, ha poi reso noto l’Ufficio stampa di Roma Capitale. Ora, entro 20 giorni le sue dimissioni diverranno irrevocabili quindi, escluse ‘sorprese’, avrà inizio il commissariamento e le fasi per le nuove elezioni. E’ aperto il ‘totonome’ e già da giorni gli schieramenti politici sono allertati, concedendosi segretissime e febbrili trattative. A rendere non poco complicata la situazione, l’imminente avvento del Giubileo (apre l’8 dicembre) che, celebrato senza un sindaco, mal s’addice alla Città eterna, nell’occhio del mondo. Ma il prefetto Gabrielli si affretta a gettare acqua sul fuoco: “Roma è una città che sta in piedi da oltre duemila anni”. Nel frattempo crescono gli attestati di stima da parte dei sempre più crescenti sostenitori di marino, alcuni dei quali (anche ‘social’, protagonisti della cliccatissima pagina ‘Io sto con Marino’), hanno manifestato il loro dissenso sotto la de del Pd al nazareno. Intanto voci di corridoio indicherebbero l’ex assessore alla Legalità Alfonso Sabella, quale Commissario, ma lui ha sottolieanto di non essere stato contattato da nessuno, ed ha spiegato che Roma merita “una macchina amministrativa efficiente, che sarà data da una struttura commissariale che metterà in campo il governo. Quello che il governo deve fare credo lo farà”. In contemporanea però le indagini sulle spese del Comune va avanti:  la documentazione raccolta su pagamenti, e sulla carta di credito in possesso dell’ex sindaco, sono state consegnate dalla procura di Roma al nucleo di polizia giudiziaria della Gdf di piazzale Clodio. Il tutto farà parte dell’inchiesta coordinata dal pm Roberto Felici: Quindi, esaudito ‘lo studio’, il faldone arriverà tra le mani del procuratore della Repubblica Giuseppe Pignatone, e dell’aggiunto Francesco Caporale: a quel punto capiremo cosa accadrà.

    M.