ROMA. RICEVEVA LE “ORDINAZIONI” DIRETTAMENTE SUL TELEFONO. SPACCIATORE FERMATO DALLA POLIZIA

    Romano di 51 anni, è ben noto agli investigatori del Commissariato Esposizione, diretto dal dr. Giuseppe Miglionico, che già un anno fa lo avevano arrestato per vicende legate agli stupefacenti.

    Quando nel pomeriggio di ieri, mentre erano impegnati nei consueti servizi antidroga, lo hanno visto transitare in via Cristoforo Colombo  e poi fermarsi ed effettuare continue telefonate al cellulare, hanno intuito che potesse essere intento a programmare la sua attività di spaccio ed hanno iniziato un servizio di osservazione.

    Scesi dall’auto di servizio, gli agenti si sono pian piano avvicinati per cercare di carpirne le conversazioni e, una volta giunti vicino a lui, hanno deciso di procedere al controllo.

    L’uomo, alla vista dei poliziotti, ha cercato di disfarsi di un cilindro di plastica che, controllato, è risultato contenere 14 dosi di cocaina confezionate singolarmente, per un peso di oltre 3 grammi, oltre ad una somma di danaro in contanti ritenuta possibile provento dell’attività illecita.

    Nel corso della successiva perquisizione domiciliare, inoltre, è stata rinvenuta un’agenda nella quale erano annotati nomi e cifre, su cui saranno effettuati i dovuti accertamenti in quanto appare anch’essa verosimilmente  riconducibile all’attività di spaccio.

    Mentre erano in corso le indagini e il giovane si trovava negli uffici del Commissariato, sono giunte al suo cellulare decine di telefonate.

    Per avere eventuali conferme dell’attività di spaccio messa in atto dal fermato, un agente ha risposto ad una delle tante chiamate fingendosi il proprietario del cellulare.

    Un uomo gli ha dato appuntamento “al solito posto”, un bar sito nelle adiacenze, per la consegna delle dosi. All’appuntamento, ovviamente, si sono presentati i poliziotti, che facendo una telefonata all’utenza che aveva chiamato poco prima lo hanno individuato. L’uomo, a questo punto, ha confermato agli agenti di essere un cliente abituale del pusher, con il quale aveva fissato un appuntamento per la consegna dello stupefacente.

    Dopo questa ulteriore conferma sulla sua attività di pusher, è stato arrestato e messo a disposizione dell’A.G., che ha dapprima convalidato l’arresto condannandolo poi a 6 mesi di reclusione.