ROMA, SEQUESTRATI ALL’AEROPORTO DI FIUMICINO OLTRE VENTIDUE CHILI DI COCAINA

    Tre “corrieri” di cocaina purissima sono stati intercettati presso lo scalo aeroportuale “Leonardo da Vinci” di Fiumicino dai finanzieri del Comando Provinciale di Roma e dal Servizio di Vigilanza Antifrode dell’Agenzia delle Dogane.

    Ancora una volta, grazie all’efficacia dei dispositivi apprestati agli arrivi internazionali dai militari del Gruppo di Fiumicino, è stata sventata l’immissione nel territorio nazionale di oltre ventidue chili di polvere bianca che, se fossero giunti nelle mani delle organizzazioni criminali, avrebbero fruttato oltre cinque milioni di euro. Due persone rispettivamente di nazionalità cipriota e ucraina, entrambe provenienti da San Paolo del Brasile si erano affidate ai classici doppi fondi ricavati nelle pareti dei bagagli al seguito: il primo nascondeva oltre 15,500 chili di sostanza stupefacente, mentre il secondo circa 2,5. Non è andata meglio ad un’avvenente cittadinanza brasiliana  proveniente da Fortaleza (Brasile) – anch’ella sorpresa con altri quattro chili di cocaina occultati nel doppiofondo del suo trolley – che, alle prime domande rivolte dai militari in merito ai motivi del suo arrivo, ha risposto di essere giunta in Italia per motivi religiosi. I tre narcotrafficanti sono stati arrestati per traffico internazionale di stupefacenti ed  associati all’istituto penitenziario di Civitavecchia, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. La lotta al narcotraffico del Comando Provinciale di Roma non si limita alle frontiere. Negli stessi giorni delle operazioni condotte a Fiumicino, le Fiamme Gialle del Nucleo Polizia Tributaria hanno assicurato alla giustizia due pericolosi latitanti, colpiti da mandato di arresto europeo sin dal 2009. Si tratta di SLAETS Vladimir (classe 73), più noto come “l’olandese”, di passaporto belga ma di origine croata, e di suo fratello Boris, entrambi attivi nel traffico internazionale di sostanze stupefacenti.  La brillante operazione è frutto della collaborazione con il Centro di Coordinamento alla Lotta Anti Droga-Mediterraneo, di Tolone (Francia), nell’ambito delle iniziative assunte dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Roma, in stretto contatto con la Direzione Centrale per i Servizi Antidroga del Ministero dell’Interno Il G.I.C.O. (Gruppo Investigazione Criminalità Organizzata) del Nucleo Polizia Tributaria di Roma, partendo dall’analisi di alcune operazioni di polizia condotte in alcuni Stati dell’Unione Europea nei confronti di un’organizzazione criminale dedita all’importazione di cannabis dal Marocco in Europa, aveva appurato che lo SLAETS Vladimir, godendo dell’appoggio di alcuni complici dislocati nei vari paesi, era solito spostarsi in mezza Europa per poi giungere a Roma, dove soggiornava utilizzando false generalità.  Incrociando i dati di centinaia di liste di volo dei passeggeri in arrivo agli aeroporti di Fiumicino e Ciampino, le Fiamme Gialle hanno individuato, nel quartiere Prenestino, un appartamento abitato da un connazionale del latitante, al cui interno è stato bloccato lo SLAETS, tradito dall’aver istintivamente trasalito non appena i militari hanno pronunciato il suo nomignolo, “VLAD”. Dopo alcuni giorni, lo stesso G.I.C.O. è riuscito ad arrestare SLAETS Boris, anch’egli ricercato, sorpreso al carcere di Regina Coeli di Roma mentre era in visita al fratello detenuto.