Russiagate: Arrestato Roger Stone alleato di Trump

    Nuovi sviluppi sul Russiagate: lo storico alleato e consulente del presidente americano Donald Trump Roger Stone è stato arrestato.
    Roger Stone è da sempre una figura chiave attorno a cui si è mosso l’universo di Donald Trump: ed è stato arrestato dall’Fbi nell’ambito della ormai nota inchiesta ricordata come Russiagate e relativa a quanto sarebbe accaduto in relazione alle presidenziali 2016. L’indagine, condotta dal procuratore speciale Robert Mueller ha portato all’arresto di Roger Stone che è indagato per sette capi d’accusa tra i quali ci sono ostruzione della giustizia e falsa testimonianza.
    La casa dei fidato collaboratore di Trump è stata perquisita dagli agenti dell’FBI: i media americani raccontano di avere visto agenti in uniforme e armati avvicinarsi all’abitazione di Roger Stone intorno 6 di mattina ora locale, ubicata a Fort Lauderdale, in Florida.
    Roger Stone ha 66 anni, è un repubblicano di lungo corso e da tempo è collaboratore di Trump. Ha fatto parte della campagna di presidnete fino all’agosto 2015 quando d’improvviso pose fine alla collaborazione, pur rimanendo un consulente informale del celebre tycoon. Nel corso della sua indagine Mueller ha raccolto da Roger Stone diverse versioni sul proprio ruolo nell’ambito degli ipotetici contatti con le attività di disinformazione russa.
    Al riguardo al proprio ruolo sulle possibili collusioni tra i russi e Trump, Stone ha ammesso di aver scambiato messaggi con Guccifer 2.0, lo pseudonimo su Twitter dietro al quale, secondo l’intelligence Usa, operavano agenti dei servizi militari russi che hanno hackerato ai democratici.

    Stone qualche tempo aveva festeggiato su Twitter quando Wikileaks aveva reso pubbliche le email democratiche poco prima del voto, tra le quali figuravano anche quelle del capo dello staff di Hillary Clinton, John Podesta, rivendicando di essere in contatto con fondatore del sito Julian Assange, e definendolo “il mio eroe”. Quel tweet parve in qualche modo poter di fatto dimostrare che Stone fosse a conoscenza della ormai prossima pubblicazione di quei documenti. In ogni caso l’uomo politico vicino al presidente Donald Trump ha sempre negato ogni accusa, e dovrebbe comparire in un’aula di tribunale della Florida nel pomeriggio di venerdì.