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Senza Dybala non c’è la Roma. L’argentino illumina una squadra senza idee e attributi: 1-1 col Torino 

Il Mourinho furioso (terza espulsione stagionale) del finale di un triste Roma-Torino è la nitida fotografia di una squadra costretta all’impiego pre mondiale di un Dybala appena recuperato per racimolare un misero punticino che muove la classifica ma fa scendere il morale di ambiente e squadra sotto i tacchi.

Dire della solita Roma inguardabile e immobile del pt è come mettere la puntina su un disco rotto. Ma vedere un Torino non irresistibile che palleggia in faccia al centrocampo giallorosso sempre in affanno e crea gioco e occasioni fa davvero male.

Ripresa con l’inevitabile goal granata di Linetty al 55’ (che salta indisturbato in area colpendo di testa) e poi, come afferma Mourinho in conferenza stampa, al 70’ si accende finalmente la luce con l’entrata in scena dell’argentino. Capace di confezionare in 25’ (recupero compreso) assist, tiri e occasioni più delle ultime tre partite della Roma messe insieme.

Con la Joya che si procura anche il rigore al 92’ ma che si rifiuta di calciarlo (complice una botta rimediata nell’azione della concessione del penalty) a favore di Belotti, uno che dal dischetto ha l’invidiabile record di averne sbagliato 10 su 36 (nessuno ha sbagliato più di lui dal suo primo tiro in serie A). Inevitabile l’errore ma subito dopo ci pensava Matic a firmare il pari, ribattendo con un gran tiro dal limite dell’area una magia di Dybala che aveva colpito la traversa a portiere battuto.

Ma il meglio (o peggio a secondo dei punti di vista) lo riserva Mourinho nel post partita. Glaciale su Karsdorp (“La mancata tribuna? Una mia decisione che non devo spiegare a voi dice rivolto alla stampa”), critico con Abraham al quale non concede alibi psicologici e con quanti stanno giocando sotto tono rispetto allo scorso anno (ogni riferimento a Zaniolo non è puramente casuale) e furente con l’atteggiamento dell’arbitro (“L’unica cosa giusta è stata la mia espulsione”).

 E sul gioco penoso della sua squadra, sul fatto che la Roma navighi ora al settimo posto e nelle ultime quattro gare all’Olimpico ha perso tre volte? Nemmeno una parola. L’unica ammissione di colpa sull’impiego di Volpato (“Con una squadra così fisica come il Torino avrei dovuto sapere che sarebbe andato in difficoltà”).

Troppo poco per spiegare lo stato comatoso di una squadra che arriva alla sosta dei mondiali con l’unica certezza che senza Dybala non può partire un’azione.

Ci chiediamo come facciano a giocare al calcio formazioni di ben altro spessore tecnico rispetto alla rosa giallorossa ma questo rimane un mistero irrisolvibile in un ambiente che continua a fare atto di fede nel suo condottiero portoghese.

Ora tutti in vacanza forzata e appuntamento al 4 gennaio contro il Bologna miracolato da Thiago Motta, capace di conquistare 12 punti su 15 nelle ultime 5 gare.  

Le pagelle di Roma- Torino 1-1

Rui Patricio 6, Mancini 5, Smalling 6, Ibanez 5, Celik 5, Cristante 5 (dal 69’ Tahirovic 5,5), Camara 6 (dal 54’Matic 6,5), Zalewski 5,5 (dal 70’ Dybala 7,5), Volpato 5 (dal 46’ El Shaarawy 5,5), Zaniolo 4,5, Abraham 4 (dal 70’ Belotti 4). All. Mourinho 5

Claudio Fontanini