SU DISPOSIZIONI DELL’UNIONE EUROPEA, DALL’1 GIUGNO 2017 ANCHE L’ITALIA DOVRÀ ADEGUARSI: NELLE CASE SARÀ OBBLIGATORIA LA PRESA PER LE AUTO ELETTRICHE

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    Sul fronte auto ad inquinamento zero qualcosa si muove: come già annunciato dall’Unione Europea, entro l’1 giugno 2017, anche l’Italia dovrà adeguarsi e, da quella data, i comuni non potranno rilasciare il permesso a costruire per gli edifici residenziali e non residenziali con superficie superiore a 500 mq se non è prevedono l’allaccio per l’installazione di infrastrutture elettriche da utilizzarsi per la ricarica dei veicoli. Dunque, sorvolando al momento sugli altissimi costi delle case automobilistiche, presto tutte le case potrebbero avere uno o più allacci per consentire di ricaricare le auto elettriche. La nuova normativa, in fase di approvazione, mira a favorire l’uso di mezzi di trasporto non inquinanti. Come ricorda il portale laleggepertutti.it’, le abitazioni potrebbero essere dotate a breve di prese elettriche esterne dove inserire la spina per ripristinare la batteria delle auto che vanno a elettricità. Anche altrove verranno allestite infrastrutture con punti di ricarica per i suddetti veicoli verdi e punti di rifornimento di gas naturale liquefatto e compresso, idrogeno e gas di petrolio liquefatto. Certo, premettiamo, si tratta ancora di uno schema di decreto legislativo, ma posta la fonte primaria da cui deriva – la normativa comunitaria – l’Italia sembra avere pochi margini per non legiferare. Il Consiglio dei ministri valuterà in questi giorni l’approvazione definitiva del testo da inviare alle Camere per l’approvazione e la successiva restituzione al governo, che dovrà emettere il vero e proprio decreto definitivo. Obiettivo: ridurre la dipendenza dal petrolio e attenuare l’impatto ambientale nel settore dei trasporti. Tutte le concessioni edilizie che verranno concesse a partire dall’1 giugno 2017, quindi saranno subordinate alla verifica della predisposizione all’allaccio per la presa delle auto elettriche in cui ricaricare le batterie. Tali misure dovranno essere idonee a permettere la connessione di una vettura da ciascuno spazio a parcheggio coperto o scoperto e da ciascun box per auto, in conformità alle disposizioni edilizie di dettaglio fissate nel regolamento stesso. In particolare, la disposizione riguarda: edifici residenziali di nuova costruzione con almeno 50 unità abitative e relativi interventi di ristrutturazione edilizia di primo livello, ed edifici di nuova costruzione a uso diverso da quello residenziale con superficie utile superiore a 500 mq e relativi interventi di ristrutturazione edilizia di primo livello. Inoltre, relativamente ai soli edifici residenziali di nuova costruzione con almeno 50 unità abitative, il numero di spazi a parcheggio e box auto non dovrà essere inferiore al 20% di quelli totali. Ora, conoscendo ‘lo stile’ tutto italiano, a parte ai costi salati delle auto: cosa si inventeranno per speculare anche su questa civile proposta?

    M.