Home SPORT CALCIO Superlega, l’attacco di Guardiola: “Così lo sport non è sport”

Superlega, l’attacco di Guardiola: “Così lo sport non è sport”

Il suo Manchester City è uno dei club fondatori, eppure Pep Guardiola, in conferenza stampa, ha espresso tutti i suoi dubbi sulla nuova Superlega. L’allenatore spagnolo ha chiesto chiarezza sulla competizione messa in piedi dalle big europee: “I presidenti dovrebbero spiegare in maniera precisa dove sta andando il calcio”, ha detto Guardiola.

Ha continuato l’allenatore del Manchester City: “Noi non abbiamo tutte le informazioni, e io posso dare solo la mia opinione. Per ora c’è un comunicato: io supporto il mio club e amo farne parte, ma mi piacerebbe che i presidenti spiegassero a tutti come hanno preso questa decisione”.

Lo stesso Guardiola non riesce a darsi spiegazioni convincenti sulla nascita della Superlega, né il motivo per il quale siano state scelte quelle 12 squadre, a cui presto si aggiungeranno altre 3 fondatrici e 5 squadre ogni anno, scelte in base a criteri ancora da decidere: “Non so perché sia state scelte queste squadre per questa competizione” ha continuato. “Lo sport non è sport quando non c’è un rapporto fra sforzo e ricompensa, se la vittoria è garantita. Settimana prossima giocheremo semifinale perché l’abbiamo meritata. A questo punto la UEFA ha fallito, tutti pensano allora stessi”.

Ha poi concluso Guardiola: “Lewandowski non ha potuto giocare la partita più importante della sua stagione perché si è infortunato in Nazionale. La Uefa aveva deciso così perché è il loro business, e lui non ha potuto giocare contro il Psg. Tutti pensano a loro stessi”.