Tav Chiamparino, pensiamo al referendum

    Tav Chiamparino dichiara: pensiamo a referendum. Il tema della Tav torna nell’aula del Consiglio regionale del Piemonte. Sempre più controversa, fumosa e articolata la questione Tav con le parole di Chiamparino che sono le ultime, in ordine di tempo, ad accentuare la tensione.
    Dopo l’approvazione alla Camera della mozione Lega-M5S, che chiede di ridiscutere l’opera della Tav il presidente della Regione Piemonte Chiamparino ha in effetti deciso di inviare una lettera al presidente del Consiglio regionale. In questa lettera, stando a quanto emerge il governatore Chiamparino in effetti avrebbe chiesto di fare comunicazioni sulla Tav nella seduta di martedì, “anche al fine di verificare la possibilità di indire una consultazione popolare sull’opera”.
    Una nuova posizione che rischia ulteriormente di mischiare le carte, acuire le agitazioni e aumentare le argomentazioni a corollario di un tema, quello della Tav che continua ad agitare di per sé le acque da diversi punti di vista. Molto corposa è già da tempo la rassegna in relazione alle difformi e differenti posizioni ad esempio in seno al governo centrale di Roma in merito alla questione, e non ultime sono arrivare le parole di Di Maio nei confronti di Tria che, per appunto, si era espresso sulla Tav non più tardi di qualche ora fa. Il punto centrale della questione, il fatto che la Tav entri o meno all’interno del più volte citato contratto di governo, confonde e agita in modo sostanziale le due anime della attuale amministrazione di governo. Come è ben noto infatti Matteo Salvini, ministro dell’Interno del governo Conte, è da sempre favorevole e con lui la Lega alla Tav al contrario del movimento cinque stelle che ha più volte invece rigettato questa strada. La Tav non piace a Toninelli, non piace a Di Maio e a Di Battista, non piace a un po’ tutti nei grillini: ma alla Lega sì. E questo empasse rischia di diventare una crepa sempre più grande, mentre intanto il Movimento perde consensi e la Lega cresce di regione in regione. E intanto il presidente del Piemonte boccia l’idea della “mini Tav”