Trivelle nello Jonio, Emiliano attacca il governo

    Sulla questione delle autorizzazioni delle trivelle nello Jonio, a cui il governo sta lavorando per revocare 40 permessi, si è espresso anche il governatore della regione Puglia Michele Emiliano tuonando: “È insopportabile la bieca ipocrisia di chi, dopo aver finto di lottare al nostro fianco, appena giunto al Governo del Paese anche grazie ai tanti elettori sensibili a questo argomento, ora assume le medesime condotte dei governi precedenti che si volevano contrastare con la richiesta di referendum antitrivelle. Noi impugneremo le nuove autorizzazioni rilasciate dal Mise a cercare idrocarburi nel mar Ionio. Ci siamo sempre battuti in difesa del nostro mare, e continueremo a farlo”.Emiliano parla in particolar modo della pubblicazione, l’ultimo dell’anno sul Buig, il Bollettino ufficiale degli idrocarburi e delle georisorse, di tre nuove concessioni di ricerca petrolifera su un’area complessiva di 2mila 200 chilometri quadrati dati alla società americana Global Med Llc, che fa capolino in Colorado (Stati Uniti). “La battaglia contro le trivellazioni nei mari pugliesi continua – prosegue Emiliano – Luigi Di Maio e Costa come Matteo Renzi e Carlo Calenda. Con la differenza che almeno Renzi e Calenda erano dichiaratamente a favore delle trivellazioni, mentre Di Maio e Costa hanno tradito ancora una volta quanto dichiarato in campagna elettorale”.Il sottosegretario al Mise Davide Crippa (M5s) sostiene che “è stato avviato l’iter di rigetto per sette permessi di ricerca del petrolio in Adriatico e nel Canale di Sicilia”. E aggiunge: “Lasciando da parte inutili e sterili polemiche, sono più che disponibile a incontrare le associazioni convinto che un lavoro a più mani ci possa permettere di fermare nel modo più celere queste trivellazioni”.Ma il presidente della Puglia non lascia perdere e rincara la dose: “Avrebbero potuto bloccare nel programma di governo e quindi nella legge finanziaria tutte le ricerche petrolifere in Italia, come avevamo sempre detto di voler fare. La Regione Puglia difenderà il suo mare in ogni sede e con tutti i mezzi disponibili”.