Venezuela corridoio umanitario con Colombia

    Aperto corridoio umanitario con la Colombia: dopo il black out che ha paralizzato il Venezuela intanto altro shock: gli Usa ritirano i diplomatici. Ore e giorni sempre più delicati per il Venezuela dopo il caos politico e le posizioni contrastanti da un lato dell’attuale leader Maduro e dall’altro del capo della opposizione Guaidò che si era auto proclamato leader ad Interim. Il Black out ha prodotto la morte di un corposo numero di minori, danni strutturali ed economici imponenti ma, intanto, arriva anche un piccolo raggio di sole. Il governo venezuelano ha aperto un “corridoio umanitario” sulla frontiera con la Colombia, che aveva chiuso dopo gli scontri del 23 febbraio scorso. Dunque è ripreso l’ingresso degli aiuti umanitari internazionali, così da poter consentire il passaggio di malati e studenti che devono spostarsi nel paese vicino. Lo ha reso noto il canale News Telesur.

    Venezuela corridoio umanitario con Colombia. Ma intanto gli Usa ritirano i diplomatici

    Il canale tv, notoriamente pro-governo, ha diffuso dunque la notizia della apertura del corridoio umanitario con la Colombia.  Il governo del Venezuela ha dichiarato la sospensione di tutte le attività lavorative e didattiche per lunedì, 11 marzo, visto il persistere del blackout che colpisce il Venezuela da giovedì. Il portavoce del governo e vicepresidente settoriale della Comunicazione, Turismo e Cultura, Jorge Rodriguez, ha chiarito che la sospensione riguarderà le “lezioni a tutti i livelli di istruzione e attività lavorative”.
    Nel frattempo, dopo che il leader dell’opposizione Juan Guaidó l’aveva richiesto a viva voce, il Parlamento ha decretato lo stato di emergenza nazionale. Guaidó ha sciorinato i dati del blackout: buio completo 16 stati del Venezuela, 400 milioni di dollari di danno, perdite umane altissime, saccheggi. Il presidente ad interim del Venezuela dice su twitter:  “Non si può ignorare la disperazione delle comunità che sono state senza elettricità e acqua per giorni e non sono in grado di acquistare ciò di cui hanno urgente bisogno. Senza luce, acqua o cibo, la disperazione può portare il nostro popolo a uno stato limite, se non si riesce a trovare sostentamento per i propri familiari. Le notizie di saccheggi, provenienti da diverse città, sono il risultato del regime usurpatore che continua a impedire la soluzione a questa crisi“. 
    Nel mentre, Dianela Parra, presidente del Collegio di medici dello Stato di Zulia in Venezuela ha smentito il numero di 296 morti, fra le quali un’ottantina di neonati, nell’ospedale di Maracaibo, capitale dello Stato, a causa del blackout elettrico. Una notizia che era stata rilanciata ieri dal senatore Usa Marco Rubio. A proposito degli Usa: Gli Stati Uniti hanno deciso di ritirare tutto il restante personale diplomatico dal Venezuela. Lo rende noto il Dipartimento di stato americano.