ATTACCO ALLA DIPLOMAZIA, AMBASCIATORE AMERICANO AGGREDITO A SEUL di Veronica Romano

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    L’ambasciatore americano a Seul, Corea del Sud, Mark Lippert, 42 anni, ha subito un’aggressione da parte di un’attivista sudcoreano pro-Pyongyang, alle 7:40 ore locali (mezzanotte in Italia). Identificato con il nome Kim Ki-jong, 55 anni, esaltava l’unificazione delle due Coree, opponendosi alle nuove manovre militari Usa – Corea sud, cominciate in questa settimana. L’ambasciatore Lippert avrebbe dovuto partecipare ad una conferenza sui rapporti inter coreani e sugli scenari della riunificazione, quando l’uomo, proveniente da dietro, ha spinto Lippert sul tavolo davanti al quale era seduto, cominciando a sferrare colpi verso l’ambasciatore, procurandogli ferite al polso, dita e guancia destra, alla quale sono stati applicati punti di sutura. L’arma utilizzata è una lama affilata lunga 25 cm.L’’assalitore è stato immediatamente arrestato- già conosciuto per azioni contro esponenti stranieri. Si ricorda nel 2010 l’aggressione all’ambasciatore giapponese Toshinori Shigeie, contro il quale scagliò pezzi di cemento. Gesto che gli costò due anni di galera. La Corea del Sud ha condannato l’aggressione definendola come un attacco all’alleanza tra i due Paesi. La vicenda ha suscitato polemiche relative alla sicurezza. L’uomo ha aggirato tutti i controlli, qualora ce ne fossero. Ki-jong era potenzialmente in grado di raggiungere l’ambasciatore con qualsiasi tipo di arma. E’ evidente che Lippert non sia stato protetto adeguatamente, né dalla sua scorta né dalla polizia locale. Elemento, quello della sicurezza, che doveva essere tenuto in alta considerazione, dati gli ultimi eventi in fatto di terrorismo.