CHOC NEL FOGGIANO: L’EX COMPAGNO DELLA MADRE ‘PER VENDETTA’ SPARA IN FACCIA A UNA 15ENNE E POI SI SUICIDA

    E’ una ragazza sfortunata, costretta a vivere in affido ai nonni a causa dei difficili beghe famigliari. E stamane, mentre si recava a scuola, nel comune foggiano di Ischitella, si è imbattuta in un uomo a lei familiare. Tra i due sarebbe seguita un’animata discussione, al termine della quale, l’uomo avrebbe estratto una pistola e sparato al volto della 15enne. Soccorsa immediatamente ed elitrasportata presso gli Ospedali Riuniti di Foggia, la ragazzina è finita subito i ferri, dove i chirurgi hanno lavorato non senza difficoltà per riuscire ad estrarre il proiettile dalla testa. Solo poche ore dopo gli inquirenti sono riusciti a ricostruire con esattezza l’accaduto. L’uomo che ha aperto il fuoco contro la 15enne, è un pregiudicato 36enne del posto, che ha avuto una burrascosa storia con la madre della giovane. E come hanno rivelato alcuni conoscenti, più volte in passato tra l’uomo e la donna vi erano stati violenti litigi, al punto che la madre della 15enne ha poi deciso di lasciarlo. Come hanno rivelato i carabinieri, la donna aveva più volte denunciato le violenze subite dal 36enne, ed erano intervenuti con perquisizioni personali e domiciliari. Per tale motivo, già dal mattino, la Procura della Repubblica, nel provvedimento aveva evidenziato l’aggravante della premeditazione, oltre che il movente alla base dell’agghiacciante condotta. Dunque, il pregiudicato di Ischitella non accettava di essere lasciato, e nella sua mente folle e violenta ha tentato di uccidere la ragazzina per ‘vendicare l’onta ricevuta’. Si è trattato dunque di un’assurda e vergognosa ritorsione, ed i sospetti iniziali sarebbero poi stati confermati da alcuni testimoni, e dalla visione delle registrazioni delle telecamere presenti nella zona. E infatti quasi da subito dopo l’agguato, la Procura della Repubblica aveva emesso un decreto di fermo di indiziato di delitto. Nel pomeriggio però l’uomo è stato trovato senza vita in località ’Callone’, a poca distanza dal paese garganico. Accanto al cadavere del 36enne è stata rinvenuta la pistola con la quale, prima di suicidarsi, poche ore prima aveva gravemente ferito la 15enne. Domani intanto la madre raggiungerà la figlia, in coma farmacologico, per starle accanto. Più volte, preoccupata per i figli e temendo ripercussioni su di loro, la madre aveva invocato protezioni per i suoi due figli, dati in affidamento ai nonni. Su Facebook aveva infatti scritto: ’’Erano in affidamento ai miei ed io ho avvertito che sarebbe successo qualcosa ma nessuno mi ha dato retta. Non doveva prendere il pullman visto che c’erano delle denunce in corso ma dovevano accompagnarla loro a scuola’’, scrive riferendosi ai suoi. Poi, nei confronti dei Servizi sociali del Comune, la donna ha tenuto a ribadire di essere stata rassicurata, in quanto i figli ’’dai miei stavano benissimo… ora mia figlia è in coma farmacologico’’. Ora l’intera cittadina si è stretta intorno alla sfortunata ragazzina, affinché riesca a superare questo delicatissimo momento…
    M.