DOPO HANOI, DOVE HA REVOCATO L’EMBARGO SULLA VENDITA DI ARMI AL VIETNAM, OBAMA ANDRÀ AD HIROSHIMA, MA NON CHIEDERÀ SCUSA PER IL LANCIO DELL’ATOMICA

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    Con la visita ufficiale ad Hanoi, revocando ildivieto alla vendita di armi al Vietnam (fermo restando l’impegno da parte vietnamita sul fronte dei diritti umani), il presidente Obama cancella anche l’ultimo residuo ricordo della disastrosa guerra che contrappose in due Paesi fino alla metà degli anni settanta. “Il Vietnam apprezza molto la decisione degli Stati Uniti di revocare completamente l’embargo, cosa che è una prova chiara che i due Paesi hanno completamentenormalizzato le relazioni”, ha tenuto a sottolineare il presidente vietnamita Tran Dai Quang, nell’ambito della conferenza stampa congiunta con Obama. Gli Stati Uniti avevano già alleggerito l’embargo, imposto negli anni ottanta, nel 2014, revocandolo per le armi per la difesa navale. Ma ora Obama ha deciso di accogliere in pieno la richiesta di revoca del governo vietnamita, che la ritiene necessaria di fronte ad una Cina che assume posizioni sempre più assertive ai suoi confini e nel Mar meridionale cinese, dove i due Paesi partecipano ad una contesa territoriale. Come dicevamo però, su tutto ciò pesano le denunce formulate al Vietnam da ‘Human Rights Watch’, in merito alla questione dei diritti umani, la libertà di espressione e religione, senza contare gli arresti di attivisti e blogger. A tal proposito, alla vigilia del viaggio del presidente Usa,  Phil Robertson, vice direttore della divisione Asia di Hrw, aveva obiettato che “Gli Stati Uniti non dovrebbero revocare le restrizioni alla vendita diretta di armi senza vedere prima un reale cambiamento nell’atteggiamento del governo nella questione dei diritti umani”. E nell’ambito delle polemiche che si trascinano da oltre 50 anni, ad una domanda di un reporter dell’emittente pubblica giapponese Nhk, anticipando la visita che effettuerà venerdì prossimo ad Hiroshima, Obama ha ribadito chenon chiederà scusaa nome degli Stati Uniti per il bombardamento atomico diHiroshima, nell’agosto del 1945. “Penso che sia importante riconoscere chein guerra i leader devono prendere ogni tipo di decisione”, ha tagliato corto il presidente americano. Quindi Obama ha virato sull’attualità tornando al raid americano che ha ucciso il leader dei talebani Akhtar Mohammad Mansour: “un’importante pietra miliarenel nostro sforzo di lunga data per portare la pace e la prosperità in Afghanistan. Abbiamo eliminato il leader di un’organizzazione che continuava a complottare e a condurre attacchi contro le forze Usa e della coalizione, a fare la guerra contro il popolo afghano e a stare al fianco di gruppi terroristici come al Al Qaeda”.

    M.