GRILLO APRE AL PD, PROVE DI DIALOGO SU RIFORMA RAI E REDDITO DI CITTADINANZA di Andrea Ubertini

    BEPPE GRILLO

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

    Sembrerebbe essere un’apertura al dialogo quella arrivata dalle parole del leader dei 5 stelle Beppe Grillo. L’ex comico, durante un’intervista al Corriere della sera, ha lasciato trasparire dalle sue parole una chiara intenzione di confronto, affermando come sui temi della riforma Rai e del reddito di cittadinanza il Movimento sarebbe disposto a dialogare con tutti, anche con il Pd. Un’inversione di rotta che ha fatto ben sperare i membri del partito di Renzi. Il capogruppo del Pd alla Camera, Roberto Speranza, si è mostrato disponibile ad un confronto senza pregiudizi con Grillo, ammesso che le parole rilasciate nell’intervista non siano soltanto “mera propaganda”. I membri del Pd si sono dovuti in una certa misura ricredere dopo la smentita pronunciata da Grillo stesso: “Non c’è nessuna inversione di linea da parte del M5s. Ciò che abbiamo detto lo abbiamo sempre fatto al contrario dei Pd”. In questo senso però l’apertura ai dialoghi è arrivata anche da esponenti di spicco del M5s come Luigi Di Maio, il quale crede che l’importante sia “stare in Parlamento e trovare una proposta di mediazione valida”, proponendo un confronto pubblico, alla luce del sole. Sul tema della Rai è intervenuto invece Roberto Fico, affermando gli obiettivi principali del disegno di legge del M5s da lui stesso presentato: “Fuori i partiti e il governo dal servizio pubblico. Se vogliamo ragionare in questi termini possiamo arrivare ad un dialogo costruttivo. Se si vuole fare finta per ottenere qualche altra cosa, lo scopriremo e non ci staremo”. Contraccolpi ci sono anche sul fronte destro della maggioranza. Cicchitto (Ncd), indispettito dalle parole di Speranza, ha detto: “Rai e reddito di cittadinanza sono materia tipica di un patto di maggioranza. Evidentemente il presidente del gruppo alla Camera Speranza ipotizza la possibilità di cambiare la maggioranza di governo: auguri e figli maschi”. Ma sembra filtrare più che semplice ottimismo sul fatto che queste prove di dialogo possano diventare un confronto concreto, anche se i continui tentativi falliti e dietrofront del passato fanno restare con i piedi a terra.