MACEDONIA – MENTRE A CENTINAIA HANNO TENTATO DI SFONDARE LE BARRIERE, ALTRI HANNO RISCHIATO LA VITA NEL GELIDO FIUME REKA CERCANDO DI ATTRAVERSARE IL CONFINE

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    Ci siamo nuovamente, la disperazione e gli stenti hanno indotto centinaia tra i migranti che assiepano i confini con la Macedonia, a tentare di oltrepassarli con ‘un’azione di forza’.  Lo riporta  l’agenzia Dpa, che scrive di un nutrito un gruppo di siriani, afghani e iracheni che, attraversato il fiume Crna Reka (dove a causa delle difficoltà sono annegati un uomo e una donna), nei pressi del villaggio di Chamillo (sito a 4 chilometri a ovest di Idomeni), nel punto più vicino al confine (circa 500 metri), ha superato la barriera eretta al confine con la Macedonia. Immediato l’intervento delle forze di sicurezza della Grecia che ha spiegato ai migranti che di lì a poco sarebbero stati caricati dagli agenti macedoni. “Le indagini sono in corso”, hanno dichiarato le autorità macedoni in merito alla morte dei due profughi. Nel corso degli interventi sono stati salvati dalle acque gelide altri 23 migranti che stavano cercando di compiere la stessa traversata. I sopravvissuti sono stati condotti nel centro di accoglienza di Vinojug. Ricordiamo che, da mercoledì scorso, la cosiddetta “via dei Balcani” è stata chiusa dalla Slovenia affinché i rifugiati senza visto attraversino il suo territorio. Un ‘esempio’ subito seguito da Croazia, Serbia e Macedonia, e che ha bloccato in un limbo di terra della Grecia settentrionale, qualcosa come 14mila migranti (numerosi tra loro donne e bambini), costretti all’addiaccio. Questo ‘via terra’, se poi volgiamo lo sguardo sul mare, c’è allora da sottolineare il gran numero di vittime seguite ai tragici naufragi lungo la ‘tratta’ Turchia-Grecia. Anche oggi, a rinverdire il vergognoso elenco dei morti in mare, ci ha pensato il portavoce della guardia costiera greca che, alla tv nazionale, ha riferito di altre otto persone disperse a causa del capovolgimento, per le pessime condizioni meteorologiche, di una barca carica di migranti – proveniente dalla Turchia – nei pressi dell’isola greca di Kos. Cinque persone sono state salvate. Sul posto navi della guardia costiera greca e italiana e un elicottero. Come ricorda l’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni, da gennaio ad oggi sono 455 i migranti annegati nel mar Egeo.

    M.