SANREMO – LA POESIA DI LUCIO DALLA ED I 50 ANNI DI SUCCESSI TARGATI POOH REGALANO EMOZIONI ED ASCOLTI AL FESTIVAL PIÙ SEGUITO NEGLI ULTIMI 10 ANNI

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    Una manciata di telespettatori – in meno – distanziano da quella dello scorso anno, il numero degli italiani che ieri sera hanno seguito la serata sanremese dedicata alle cover. Intendiamoci: con uno share pari al 47,88% e 10 milioni 462mila telespettatori collegati, questa 66ma edizione veleggia fieramente, lasciando alla boa l’infinitesimale ritrosia che anima lo sparuto numero dei detrattori del Festival della Canzone Italiana. E lo conferma, non senza soddisfazione attraverso Twitter Giancarlo Leone, direttore di Raiuno. “La media Auditel delle prime tre puntate è del 49.07%, la più alta degli ultimi undici anni. #Sanremo2016”. Una serata comunque piacevole e divertente che, appunto attraverso le cover, ha rinverdito in tutti noi emozioni e ricordi. Su tutte la meravigliosa ‘Sera dei miracoli’, con gli Stadio (nella formazione originale) in un toccante duetto con la voce dell’immenso Lucio Dalla. Interpretazione che ha fruttato a Curreri & C, il meritato trofeo. Ma sono stati molte ed interessanti le hit rivisitate dai big sul palco dell’Ariston. Dal Battisti di Scanu (‘Io vivrò’, senza te), allo scanzonato ‘Don Raffè’ di Clementino in omaggio a De Andrè; quindi la grintosa Noemi alle prese con la Bertè (‘Dedicato’), e Ruggeri ‘a tu per tu’ con ‘La Canzuncella’ degli Alunni del Sole. Elio e Le Storie Tese (semmai ve ne fosse bisogno) hanno rimarcato il loro eccellente virtuosismo rivisitando la Sinfonia numero 5 di Beethoven in versione disco ’70, con un look ‘romanzo criminale’. Sul fronte delle Nuove Proposte, un imprevedibile – ma umanamente possibile – incidente di calcoli (mancavano alcuni voti della stampa, che incide al 50%), ha dapprima fatto lievitare fin sulla luna la giovane Miele ai danni di Francesco Gabbani. Esito poi ribaltato dalla conta definitiva: 49.2% alla prima, e 50.8% al secondo.  “Valuteremo se far cantare Miele domani (oggi,ndr) di nuovo come piccolissima consolazione”, ha poi cercato di rimediare il generoso Carlo Conti. Dunque musica, emozioni, suspance ma, soprattutto, anche tante risate, con l’ormai celebrato talento di Virginia Raffaele, stavolta nei panni di una ‘posticcia’ Donatella Versace: “Ci sono i Pooh? Dai serio – dice la stilista platinata a Conti – e che mi hai chiamato a fare? Chiama Balestra quando è così”. E loro, i Pooh, sono arrivati davvero sul palco dell’Ariston, salutati da una bellissima standing ovation. ‘Dammi solo un minuto’, ‘Noi due nel mondo e nell’anima’, ‘Piccola Ketty’, ‘Tanta voglia di lei’, ‘Pensiero’, ‘ Chi fermerà la musica’ e ‘Uomini soli’, con tutto l’Ariston a cantare con loro. Il ritrovato – 42 anni dopo – Riccardo Fogli si commuove, i quattro musicisti si giurano amore eterno ma non è detta l’ultima parola: Dodi spiega che al 31 dicembre (dopo una serie di concerti negli stadi italiani, quasi tutti già sold-out), scatta il rompete le righe e ciascun per sé, ma senza lasciare la musica. E Red lascia una porta aperta: “Continueremo a sentirci tutti i giorni come sempre, poi se dovesse nascere l’idea di fare qualcosa insieme in futuro…”. Lo scoppiettante Dopofestival è un ulteriore traino di ascolti che legittima la brillante conduzione di Savino, con uno strepitoso Max Giusti e l’irriverente ironia della Gialappa. Intanto stasera è tempo di eliminazioni tra i 20 big in gara….

    M.