Telelavoro e smart working differenze e idee

    Telelavoro e smart working differenze e idee: cosa c’è da sapere nel merito delle differenziazioni tra le due branchie e cosa è utile sapere? Telelavoro e smart working sembrano essere, e in effetti lo sono, due settori professionali particolarmente connessi ma, nei fatti, sono differenti nelle loro funzionalità.  Fondamentalmente si può dire che rientri in tutta la sua generale definizione di telelavoro qualsiasi lavoro da svolgere non in una sede fissa e istituzionale ma a distanza, con la differenza che però si tratta di lavoro da casa. Il telelavoro vincola di fatto al lavoro da casa perchè è l’azienda che fornisce al dipendente, a grandi linee e secondo le generali convenzioni ovviamente, le credenziali per poter lavorare da lì ma senza alcun cambiamento a livello di responsabilità di lavoro e di durata rispetto alla sede aziendale. In poche parole di lavora da casa ma è come se si fosse sul posto di lavoro classico.

    Telelavoro e smart working differenze e idee. Da casa o in mobilità: il futuro è alla portata di tutti

    A differenza del telelavoro, lo Smart Working, benché tecnicamente si concentri al pari del telelavoro sulla professionalità da remoto e in formato di distanza, punta molto sulla possibilità di adattare le persone incaricate di realizzare progetti di lavoro in base alle strumentazioni disponibili. In poche parole, come dice la stessa parola, si rende ‘smart’ cioè facile il lavoro delle risorse professionali implicate. Si può in pratica realizzare lavori in qualsiasi modo e luogo tramite le strumentazioni tipiche come gli smartphone, senza alcun vincolo di fissità e di luoghi di lavoro per poter lavorare in piena libertà
    Le idee attorno a cui si possono contraddistinguere i percorsi di telelavoro e di smart working sono nei fatti quelle che permettono alla creatività ed alla ottimizzazione dei tempi di sviluppare qualsiasi professionalità da remoto. Una di questi è quella del cosiddetto co-working oppure delle nelle ormai più che diffuse huddle room, vale a dire i vari spazi dedicati a sedi di lavoro distaccate oppure luoghi per meeting e incontri professionali occasionali. Con il co-working si favorisce e incoraggia il lavoro in remoto e soprattutto in rete. Questa è una specifica tipica dello smart Working. Invece il telelavoro si basa sul concetto, come detto, che il dipendente disponga di una postazione fissa.
    Un’altra delle idee da tenere a mente è che si possono avere dei tornaconti di natura ambientale, per così dire, attraverso una gestione da remoto se il lavoro in rete viene poi ‘ottimizzato’ per così dire, da una struttura con cui interagire da lontano senza doversi necessariamente vedere di persona. In poche parole, col telelavoro e con lo smart working si riducono tempi di spostamento e di produttività di lavoro e, per usare una metafora, si aiuta anche moltissimo l’ambiente esterno dal momento che ci sarà, spostandosi di meno, minore emissione di C02. Ma questa è solo una delle innumerevoli chance che si nascondono dietro questo tipo di lavoro.