Home SPETTACOLI MUSICA Rock in Roma: finale con numeri da record

Rock in Roma: finale con numeri da record

“E’ stata un’edizione molto apprezzata, l’intuizione di raddoppiare l’offerta con una line-up ricca e diversificata, dal rock, vera essenza del Festival (con i Thirty Seconds To Mars, Skunk Anansie, Nick Mason’s Saucerful Of Secrets, solo per citarne alcuni), fino alla nuova scena musicale italiana: 25.000 gli spettatori accorsi alla data evento di apertura, Roma Liberata; stessa considerevole cifra per i concerti di Carl Brave e Ozuna, con Salmo poco distante (20.000 presenze per il rapper dei record). Bene anche il nuovissimo Red Stage a Capannelle, la vera novità di quest’anno, che ha riscosso ampio consenso di pubblico e tra gli addetti ai lavori a partire dai concerti di Capo Plaza, Franco126 e Ketama126”.

Non poteva che essere ‘corale’ l’entusiasmo che accompagna il bilancio di chiusura dell’XI edizione dell’ormai storica manifestazione musicale della Capitale ‘Roma in Rock‘.
Del resto Maximiliano Bucci e Sergio Giuliani, fondatori del Festival, non sono certo ‘giovani di primo pelo’, i due hanno infatti alle loro spalle almeno un anniversario del calibro delle nozze d’argento con la musica live a Roma. Dai fasti dei primi locali-off, agli eventi dell’Estate Romana, passando per Capannelle i due oggi gestiscono la loro straordinaria ‘creatura’, capace di radunare qualcosa come oltre 200mila presenze, ed una lunga ‘collezione’ di eventi sold out.
Il loro merito è l’intuizione, la capacità di essere riusciti ad ‘educare’ il pur esigente pubblico romano a tre distinte – e storicamente preziose – location (come la Cavea dell’Auditorium Parco della Musica, l’Ippodromo delle Capannelle, e l’antico Teatro Romano di Ostia Antica), dove proporre e distribuire i grandi nomi e non delle sette note.
E proprio perché, come detto, Bucci e Giuliani la sanno lunga, stappata la bottiglia per l’ennesimo successo, da oggi sono già in allerta per capire dove andare a parare, per garantire altrettanto successo anche all’edizione 2020, che ha la giusta maturità per proporsi anche in un contesto europeo…
Max