Home ATTUALITÀ Autocertificazione fase 2, quando non è obbligatoria: lavoro, sport, passeggiate

    Autocertificazione fase 2, quando non è obbligatoria: lavoro, sport, passeggiate

    Oggi, 4 maggio 2020, è la fatidica data di inizio della fase 2 dell’emergenza, quella di convivenza con il coronavirus. Le misure restrittive da oggi verranno allentate, ma come confermato dal Governo resterà l’obbligo di uscire con l’autocertificazione nella maggior parte dei casi.

    Dopo l’introduzione della possibilità di far visita ai congiunti (quindi parenti ma anche fidanzati di lungo corso), poter far visita ai cimiteri e celebrare i funerali, la novità specificata dal Viminale è che in alcuni casi, non sarà necessario esibire l’autocertificazione in caso di controlli. Vediamo allora quando non serve e non è obbligatoria l’autocertificazione.

    Fase 2, autocertificazione, quando non serve: visite mediche, parenti, congiunti?

    Per andare a lavoro autocertificazione non più obbligatoria. Dal 4 maggio, infatti, non serve l’autocertificazione firmata per ragioni lavorative. In caso di controllo, basterà esibire un tesserino, una lettera o anche una busta paga dell’azienda per cui si lavora.

    Resta l’obbligo di autocertificazione invece per le visite mediche. Anche in questo caso, è necessario compilare il modulo, così come per far visita ai congiunti. In quest’ultimo caso, bisogna scrivere il grado di parentela, mentre non si deve scrivere l’identità del congiunto che si va a visitare.

    Passeggiate, attività sportiva: fase 2, serve l’autocertificazione? I dubbi sul modulo di dichiarazione sostitutiva

    Mentre per le ragioni di lavoro è chiaro che l’autocertificazione non sia più obbligatoria, rimangono i dubbi per quanto riguarda altri casi, come le passeggiate nei parchi e l’attività sportiva individuale.

    Come annunciato dal Governo, dal 4 maggio sarà consentito passeggiare anche lontano dalla propria abitazione, e per raggiungere i negozi, mantenendo la distanza dalle altre persone.

    Allo stesso tempo, è stata data la possibilità di raggiungere le seconde case per interventi di manutenzione (quindi non per  trasferirsi). Sono stati riaperti, inoltre, i parchi pubblici dove si potrà passeggiare e fare attività motoria individuale, con una distanza dagli altri di due metri.

    Ma per svolgere queste attività rimangono diversi dubbi in merito al modulo sostitutivo. Per passeggiare, andare nella seconda casa, fare sport serve l’autocertificazione?

    Nonostante l’avvio della fase 2, gli spostamenti consentiti rimangono gli stessi, ovvero quelli per lavoro, per ragioni di salute e per necessità, con l’aggiunta della visita ai congiunti. Tuttavia, un’interpretazione del nuovo decreto lascia immaginare che se i parchi sono aperti, se è consentito allenarsi e passeggiare lontano da casa, questo vuol dire che non sarà necessario compilare l’autocertificazione in questi casi.

    Ad ogni modo, considerando che non è stata data una risposta certa in merito, qualcuno pensa comunque di specificare nel modulo sostitutivo di essere uscito per una passeggiata o per fare sport, in caso di controllo particolarmente zelante.

    Mascherina, obbligatoria per bambini? Figli esentati fino all’età di 6 anni

    Dal 4 maggio è obbligatorio indossare la mascherina, in ogni caso in cui non si possa rispettare la distanza. Questo obbligo vale anche per i bambini, ma sono esentati i bimbi fino a 6 anni di età. Tutti i lavoratori devono indossare la mascherina e i guanti, e sarà obbligatorio indossare la mascherina anche durante i funerali.