BUFERA A PORTA A PORTA PER I CASAMONICA. SCONTRO TRA VESPA E CAMPIDOGLIO

     

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    “Il funerale di Vittorio Casamonica e la celebrazione del suo clan ne saranno la némesi. Vedere figlia e nipote del boss con il cappello in mano da Bruno Vespa è la dimostrazione che i Casamonica hanno compreso in quale guaio si siano infilati e quale errore abbiano fatto ad accendere un riflettore che ora, con ogni evidenza, non controllano più”. E’ quanto afferma a Repubblica il prefetto di Roma, Franco Gabrielli, sul caso dei Casamonica ospiti di Porta a Porta. “Mettiamola così – spiega Gabrielli -: pagheranno a breve il giusto fio di quello che hanno combinato. E lo dico non per annunciare vendette, ma semplicemente per segnalare che, nella logica del ripristino della legalità in questa città, va affermato il principio che a un atto corrisponde una conseguenza”. “Non lo guardo da quando mi occupavo di una legge sulle cure del fine vita e Bruno Vespa mi invitò: proiettò immagini di malati non in stato vegetativo ma presentandoli come tali, facendo passare il messaggio che dallo stato vegetativo permanente sia possibile riprendersi. Questa non è informazione: da cattolico, penso che a guardare ’Porta a Porta’ si faccia peccato e bisogna confessarsi”. Lo afferma alla Stampa, Ignazio Marino, sindaco di Roma, che sulla puntata dedicata ai Casamonica aggiunge: “Mi sento offeso come sindaco della capitale e come cittadino che paga il canone. Tutto dobbiamo fare meno che spettacolarizzare la mafia, che in questa città esiste come io denunciai in un’intervista appena 32 giorni dopo l’elezione”. “Credo anche io che a Roma debba essere restituita la dignità ma credo anche che questa città la dignità non l’ha persa a causa di Porta a Porta”, ha detto Bruno Vespa rispondendo all’assessore Alfonso Sabella nel corso della trasmissione in onda questa sera. “Lasciateci fare il nostro mestiere”, ha detto Vespa all’assessore capitolino che ha chiesto al conduttore che fossero presenti le vittime del clan. “Abbiamo invitato due persone incensurate, molto vicino a Vittorio Casamonica che non era né un mafioso né uno spacciatore. La famiglia Casamonica è molto complessa e con un alto tasso di criminalità ma ripeto, i due ospiti sono incensurati”, ha aggiunto Vespa. “Vittorio Casamonica ne ha combinate più di Carlo in Francia – ha detto – ma non ha mai avuto avvisi di garanzia”. “Quando Biagi ha intervistato Sindona, c’erano forse le vittime? – ha chiesto Vespa a Sabella – e c’erano le vittime quando è stato intervistato Buscetta o quando Michele Santoro ha intervistato Ciancimino?”.