Decreto crescita, tensione Tria M5S, oggi si ridiscute

    Farà il suo ingresso in Parlamento oggi il decreto crescita: così ha deciso il premier Conte, forzando la mano frapponendosi in una situazione difficile del Governo con la tensione che si è alimentata, negli ultimi giorni, di ora in ora. La prospettiva era infatti quella di un nuovo rinvio, considerando la debolezza dell’accordo che ieri pomeriggio era stato annunciato: si prosegue dunque la discussione, che non avrà esito scontato, in merito al rimborso degli utenti delle banche che sono stati truffati dallo stato di crisi. 

    Decreto Crescita, le modifiche che potrebbero essere inserite

    Sarà una partita tutta da giocare, quindi, questa mattina in Aula dopo la decisione di Conte di risolvere lo stallo portando il decreto crescita in Parlamento. Le parti in ballo sono ancora distanti: il M5S si oppone alla volontà del ministro Tria di attenersi ai parametri imposti dall’Europa, ed oggi farà richiesta di redigere un nuovo testo a protezione dei funzionari. Questo il sunto del problema che fino a questo punto ha frenato l’attuazione del decreto, previsto nei poteri ministeriali per rimborsare i risparmiatori truffati dagli istituti bancari. L’alternativa di una legge ad ampio spettro, infatti, ha subito il veto dell’Europa, preoccupata dal fatto che la normativa europea non consente di legiferare in maniera così aperta sul tema. Dal punto di vista amministrativo, invece, non era ancora ben definito chi, effettivamente, doveva farsi carico di erogare i rimborsi ai risparmiatori: una situazione che andava a porre i funzionari in una situazione delicata per quanto riguarda l’eventualità di arrecamento di danni erariali (da cui il tentativo del M5S di introdurre un vincolo protettivo per gli stessi).
    Ci sono dunque diversi aspetti da definire per quanto riguarda l’utilizzo dei 525 milioni di euro destinati al Fondo istituito per indennizzare i risparmiatori. Il decreto crescita potrebbe quindi contenere una legge che sottolinei altri aspetti chiave, come ad esempio l’affidamento dalla Consap il compito di erogare i rimborsi al fine di svincolare i funzionari dal pericolo di danno erariale; ma anche un’altra modifica, nel novero delle ipotesi, riguarderebbe l’inserimento del requisito di indipendenza fra quelli indispensabili per definire i componenti della commissione tecnica per l’esame e l’ammissione delle domande di indennizzo.