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“Con coraggio occorre porre fine alla insensatezza della guerra e promuovere le ragioni della pace”

L’occasione del suo intervento è data dall’annuale concerto che, come da tradizione, il Quirinale offre ai Capi missione accreditati in Italia  per la Festa del 2 giugno.

E prendendo la parola, il Presidente della Repubblica ha voluto ricordare che “La guerra in Ucraina non è un conflitto con effetti soltanto nel teatro bellico. Le conseguenze della guerra riguardano tutti. A cerchi concentrici le sofferenze si vanno allargando, colpendo altri popoli e nazioni”.

Mattarella: “La rottura determinata nelle relazioni internazionali si riverbera sempre più sulla sicurezza alimentare di molti Paesi”

Come ha infatti tenuto a sottolineare Mattarella, “Accanto alle vittime e alle devastazioni provocate sul terreno dello scontro, la rottura determinata nelle relazioni internazionali si riverbera sempre più sulla sicurezza alimentare di molti Paesi; sull’ambito della gestione delle normali relazioni, incluse quelle economiche e commerciali. Reca grave danno al perseguimento degli obiettivi legati all’emergenza climatica“.

Mattarella: “La comunità internazionale vede pesantemente messi in discussione risultati faticosamente raggiunti negli ultimi decenni”

Infatti, ha proseguito il Capo dello Sato, “Un conflitto come quello in corso ha, inevitabilmente, effetti globali, intercetta e fa retrocedere il progresso della condizione dell’umanità. Ci interpella tutti. La comunità internazionale vede pesantemente messi in discussione risultati faticosamente raggiunti negli ultimi decenni. Sembra l’avverarsi di scenari che vedono l’umanità protagonista della propria rovina“.

Mattarella: “Con coraggio occorre porre fine alla insensatezza della guerra e promuovere le ragioni della pace”

Dunque, ha esortato il primo Inquilino del Quirinale, “Con lucidità e con coraggio occorre porre fine alla insensatezza della guerra e promuovere le ragioni della pace. L’incancrenirsi delle contrapposizioni conduce soltanto ad accrescere i serbatoi dell’odio, a negare le ragioni della libertà, della democrazia, della giustizia internazionale dei popoli, valori incompatibili con chi promuove conflitti”.

Mattarella: “L’Italia ha imboccato con determinazione la strada del multilateralismo, scegliendo di non avere Paesi nemici”

Quindi il Presidente ha tenuto a rimarcare che “Esistono per il genere umano, con la più grande evidenza, beni condivisi e gravi pericoli comuni, che obbligano a superare ogni egoismo, ogni volontà di sopraffazione. Occorre ripristinare una rinnovata legalità internazionale. L’Italia ha imboccato con determinazione la strada del multilateralismo, scegliendo di non avere Paesi nemici e lavorando intensamente per il consolidamento di una collettività internazionale consapevole dell’interdipendenza dei destini dei popoli, nel rispetto reciproco, per garantire universalmente pace, sviluppo, promozione dei diritti umani. Ci ha spinto e ci spinge il solenne impegno alla rinuncia della guerra come strumento di risoluzione delle controversie internazionali“.

Mattarella: “Oggi, l’amara lezione dei conflitti del ventesimo secolo sembra purtroppo esser stata dimenticata”

Infine, ha poi aggiunto il Presidente in un crescendo di applausi, “Oggi, l’amara lezione dei conflitti del ventesimo secolo sembra dimenticata: l’aggressione all’Ucraina da parte della Federazione Russa, pone in discussione i fondamenti stessi della nostra società internazionale, a partire dalla coesistenza pacifica. Trovarsi, nel continente europeo, nuovamente immersi in una guerra di stampo ottocentesco, che sta generando morte e distruzioni, richiama immediatamente alla responsabilità; e la Repubblica italiana è convintamente impegnata nella ricerca di vie di uscita dal conflitto che portino al ritiro delle truppe occupanti e alla ricostruzione dell’Ucraina“.

Max