OMICIDIO LUCA VARANI – LA VITTIMA E’ STATA RITROVATA DAI CARABINIERI CON UN COLTELLO CONFICCATO NEL CUORE

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    Agghiaccianti i risvolti del delitto consumatosi nell’appartamento sulla Collatina, a Roma. Gli assassini, Manuel Foffo e Marco Prato, in preda al ‘delirio di onnipotenza’, dovuto dal mix di droga e alcol assunti in quantità ‘industriale’, hanno torturato ripetutamente Luca Varani, lasciandolo morire esangue. Domani, i due assassini, saranno sottoposti  a interrogatorio di garanzia e convalida dell’arresto. Ad ascoltarli sarà il giudice dell’indagine preliminare Riccardo Amoroso. Intanto dall’esito parziale dell’autopsia, emergerebbero particolari sulle torturesubite da Varani. Secondo la deposizione di Foffo, il ragazzo sarebbe stato ripetutamente accoltellato alla gola e all’addome. I carabinieri, appena giunti nell’appartamento dove si è svolto il crimine, hanno ritrovato la vittima nuda, distesa sul letto e con un coltello conficcato nel cuore. Sotto choc la showgirl Flavia Vento, vecchia fiamma di Marco Prato, che ha descritto il ragazzo come non violento. La soubrette, dopo un breve flirt avvenuto 2 anni fa, aveva mantenuto rapporti di amicizia con l’universitario ma ora si dice convinta di voler troncare qualsiasi rapporto. “Se Marco ha fatto quello che ha fatto – dichiara – la nostra amicizia finisce qui, storia chiusa, non andrò a trovarlo neppure a Regina Coeli. Sono sotto choc”. I due si sono visti l’ultima volta un mese fa, al cinema Adriano, per la prima del film ‘Milionari’. La showgirl racconta : “Lo invitai io. Poi andammo anche a cena insieme, lui mi parlava dei suoi programmi ambiziosi, è sempre stato un bravo organizzatore di eventi e feste della Roma bene. Ricordo gli aperitivi all’Os Club di Colle Oppio. Era bravissimo pure a trovarsi gli sponsor: gli occhiali Jacobs, la Mini. Non l’ho mai visto fare uso di cocaina, con me è sempre apparso molto lucido e controllato”. Durissima la reazione della conduttrice tv, Rita Dalla Chiesa, che sul noto social network, Facebook, sbotta: “Hanno ucciso un ragazzo per vedere l’effetto che fa. Erano usciti in macchina, strafatti di alcol e droga, per ammazzare qualcuno, ma sulla loro strada non avevano incontrato nessuno. E allora si sono accaniti con una ferocia senza limiti su un amico di uno dei due. E’ aberrante quello che è successo a Roma. Se chiedessi la pena di morte per questi maledetti mostri, la cosiddetta ’intellighenzia’ mi darebbe addosso. Bene, fatelo, fatelo tutti, perché io questa volta la vorrei. Fortissimamente la vorrei. Cos’hanno fatto, di diverso, questi vigliacchi? – Infine conclude – E se sulla loro strada avessero incrociato uno dei vostri cari, marito, sorella, figlio, nipote, o voi che stavate portando a spasso il cane?”

    D.T.