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Riforma della Giustizia: accordo su civile e Csm, scontro sul penale

Le otto ore di Consiglio dei Ministri non sono bastate per far approvare in toto la riforma della Giustizia presentata dal ministro Alfonso Bonafede. Seppur con l’accordo sul processo civile e la riforma del Csm, il terreno divisivo riguarda il processo penale. Cosa prevede il disegno di legge sulla Giustizia?

Riforma della Giustizia, il Carroccio: “La Lega non vota una non riforma, vuota e inutile”

Innanzitutto tempi più brevi per i processi civili e una stretta sui casi in cui è possibile ricorrere in appello. Prevista la digitalizzazione degli atti, col deposito in via telematica e la notifica dei documenti via pec.

Per il Csm, i consiglieri passeranno da 20 a 30: i due terzi verranno scelti attraverso un meccanismo di sorteggio abbinato a una successiva votazione. I restati dieci, eletti dal Parlamento in seduta comune, non devono aver ricoperto incarichi politici negli ultimi cinque anni.

Aggiornamento ore 8:32

Duro monito dell’Associazione Nazionale Magistrati, in particolaresulla selezione del plenum. “Il sorteggio è incostituzionale. La norma oggi in vigore in Costituzione prevede l’elezione dei magistrati. E sorteggio ed elezione sono due cose tra loro inconciliabili”.

La Lega, invece, voleva due Consigli superiori della magistratura separati, uno per i magistrati inquirenti, l’altro per i requirenti.

Due punti dividono ancora i due alleati. Il primo riguarda la prescrizione, che con la Spazzacorrotti non decorre dopo la sentenza di primo grado. L’entrata in vigore della norma era stata slittata per ora al 2020. L’altro punto riguarda l’uso delle intercettazioni, che la Lega vorrebbe limitarne l’uso e bloccare la pubblicazione.

Aggiornamento ore 10:23

In una nota il Carroccio ribadisce la propria posizione sulla ddl Bonafede sulla giustizia. “La Lega non vota una non riforma, vuota e inutile. Siamo al lavoro per una reale riduzione dei tempi della giustizia, per un manager nei tribunali affinché diventino realmente efficienti, perché ci sia certezza della pena: colpevoli in galera e innocenti liberi. Sanzioni certe per magistrati che sbagliano o allungano i tempi, no a sconti di pena per i criminali e un impegno per la separazione delle carriere e anche del Csm per garantire giustizia efficiente, equa e imparziale. I cittadini non possono essere ostaggi di processi infiniti”

Aggiornamento ore 12:34