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Ritorno a scuola: il piano identico a quello dello scorso anno. La novità: cercare di vaccinare gli studenti…

Da stamane le agenzie di stampa hanno iniziato a pubblicare la bozza del Piano scuola 2021-22, stilata dal ministero dell’Istruzione in merito della ripresa dell’attività scolastica. Un piano ovviamente aperto a modifiche e dunque relativamente ‘certo’ perché, visto l’andazzo dei contagi, non sono escluse all’ultimo momento eventuali ‘aggiunte in peggio’, in termini di regole. Anche se, come vedremo, inizia a diventare piuttosto irritante questo continuo rimando alla vaccinazione degli over 12 anni…

Tuttavia al momento il documento apre spiegando che “Per l’avvio dell’anno scolastico 2021/2022 la sfida è assicurare a tutti, anche per quanto rilevato dal Comitato Tecnico Scientifico (CTS), lo svolgimento in presenza delle attività scolastiche, il recupero dei ritardi e il rafforzamento degli apprendimenti, la riconquista della dimensione relazionale e sociale dei nostri giovani, insieme a quella che si auspica essere la ripresa civile ed economica del Paese“.

Piano scuola, si punta a ‘fare del tutto’ per assicurare le lezioni in presenza

Dal canto suo, come è ovvio che sia, tenendo in considerazione – si spera – nel frattempo il progressivo aumento della campagna vaccinale, il Comitato Tecnico Scientifico “ritiene assolutamente necessario dare priorità alla didattica in presenza per l’a.s. 2021/2022 raccomandando, laddove possibile, di mantenere il distanziamento fisico, ma pagando attenzione a evitare di penalizzare la didattica in presenza. Laddove non sia possibile mantenere il distanziamento fisico per la riapertura delle scuole, resta fondamentale mantenere le altre misure non farmacologiche di prevenzione, ivi incluso l’obbligo di indossare nei locali chiusi mascherine di tipo chirurgico. Viene dunque rafforzata, nel nuovo scenario epidemiologico e vaccinale, l’esigenza di bilanciamento tra sicurezza, in termini di contenimento del rischio di contagio, benessere socio emotivo di studenti e personale della scuola, qualità dei contesti educativi e dei processi di apprendimento e rispetto dei diritti costituzionali alla salute e all’istruzione”.

Cts: “E’ essenziale che il personale docente e non docente, assicuri piena partecipazione alla vaccinazione”

In tale contesto, prosegue il Cts, “La vaccinazione costituisce, ad oggi, la misura di prevenzione pubblica fondamentale per contenere la diffusione della Sars-Cov-2. Per garantire il ritorno alla pienezza della vita scolastica, dunque, è essenziale che il personale docente e non docente, su tutto il territorio nazionale, assicuri piena partecipazione alla campagna di vaccinazioni, contribuendo al raggiungimento di un’elevata copertura vaccinale e alla ripresa in sicurezza delle attività e delle relazioni proprie del fare scuola”.

Cts non guarda in faccia a nessuno: “Necessario promuovere la vaccinazione dei più giovani”

Ma non solo, come nulla fosse, mentre nel Paese ‘girano tranquilamente’ ancora oltre 2,5 milioni di over 60 non vaccinati, ma stando a quanto riporta la bozza, il Cts “ritiene necessario promuovere la vaccinazione dei più giovani, considerando che anche per gli studenti di età uguale o superiore ai 12 anni, benché per questi ultimi è noto che gli sviluppi di una sintomatologia grave sia evento infrequente e che i casi letali sono estremamente rari (ricordiamo invece che attualmente si parla di un campione estremamente ristretto), nondimeno si rivela essenziale avanzare celermente nella campagna vaccinale”.

Piano Scuola: “Le istituzioni scolastiche continuino a sollecitare personale, studenti e famiglie”

Dunque, spiega la bozza, bisogna “che la comunità scolastica, dopo aver svolto un ruolo fondamentale nel promuovere la conoscenza ed il rispetto delle regole anti-Covid, operi per far comprendere il valore della vaccinazione, sia nella sua dimensione di prevenzione del contagio e tutela della salute soprattutto dei soggetti più fragili, sia quale veicolo per la piena ripresa della vita sociale del Paese e, in particolare, della normale vita scolastica. Le istituzioni scolastiche continuano pertanto a curare, come per l’anno scolastico 2020-2021, campagne informative e di sensibilizzazione rivolte al personale, agli studenti e alle famiglie attraverso le quali richiamare i contenuti del Documento tecnico del CTS riguardante le precondizioni per la presenza a scuola. Continuare, infatti, a consolidare la cultura della sicurezza, sollecita la responsabilità di ciascuno, richiamando comportamenti equilibrati, azioni, prassi e soluzioni adeguate”.

Piano scuola, il Cts: “Restano il distanziamento e le mascherine di tipo chirurgico”

Allo scopo di fare un preciso distinguo fra le due misure opposte, dad e presenza (alla quale è “assolutamente necessario dare priorità”), il CTS rimarca inoltre che “laddove non sia possibile mantenere il distanziamento fisico per la riapertura delle scuole, resta fondamentale mantenere le altre misure non farmacologiche di prevenzione, ivi incluso l’obbligo di indossare in locali chiusi mascherine di tipo chirurgico”.

Cts: “I bambini sotto i sei anni di età esonerati dall’uso di dispositivi di protezione delle vie aeree”

Tuttavia, aggiunge la bozza del Cts, ”I bambini sotto i sei anni di età  continuano a essere esonerati dall’uso di dispositivi di protezione delle vie aeree. Rimane “raccomandata una didattica a gruppi stabili (sia per i bambini che per gli educatori e il personale scolastico in generale), nonché particolare attenzione ai dispositivi di protezione del personale scolastico medesimo, che rimangono quelli previsti per l’a.s. 2020/2021”.

Piano scuola: “In caso di positività la sanificazione potrà essere effettuata dal personale”

Come spiega ancora la bozza, fino questo passaggio praticamente identica a quella del scorso anno, qualora venga ravvisato a scuola un caso confermato di positività, “relativamente alla sanificazione straordinaria da effettuarsi in conseguenza, il CTS indica che questa: – va effettuata se non sono trascorsi 7 giorni o meno da quando la persona positiva ha visitato o utilizzato la struttura, – non è necessario sia effettuata da una ditta esterna, – non è necessario sia accompagnata da attestazione o certificazione di sanificazione straordinaria, – potrà essere effettuata dal personale della scuola già impiegato per la sanificazione ordinaria”. Poveri bidelli…

Ed ancora: ”In vista della ripresa della frequenza scolastica, non appare necessario, secondo quanto evidenziato dal CTS effettuare test diagnostici o screening preliminari all’accesso a scuola ovvero in ambito scolastico. Rimangono, di converso, confermate le ordinarie procedure di trattamento di sospetti casi positivi a scuola da gestire, come di consueto, in collaborazione con le autorità sanitarie territorialmente competenti”.

Piano scuola: ecco come funzionera’ il sevizio mensa, via le stoviglie monouso

“Per quanto riguarda l’adozione di misure di sicurezza in occasione della somministrazione dei pasti nelle mense scolastiche le raccomandazioni riguardano il rispetto dell’uso della mascherina da parte degli operatori. La somministrazione potrà quindi avvenire nelle forme usuali e senza necessariamente ricorrere all’impiego di stoviglie monouso. Si conferma la necessità di assicurare il rispetto delle ordinarie prescrizioni di distanziamento nelle fasi di ingresso e uscita dai locali dedicati alla refezione e le pratiche di igienizzazione personale”.

Cts: “Rispetto delle ordinarie misure di 6 areazione dei locali e della pulizia quotidiana”

Infine, il Cts “conferma la necessità di continuare ad assicurare il rispetto delle ordinarie misure di 6 areazione dei locali e della pulizia quotidiana, “accurata e ripetuta”, di tutti gli ambienti. Dovrà pure proseguire la pratica dell’igiene delle mani e la messa a disposizione di erogatori di prodotti disinfettanti, già ordinariamente adottati dalle istituzioni scolastiche”.

Max