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Salvini: “Se aspettiamo Di Maio a Natale ancora parleremo di guerra”. Razov: “Sanzioni, arma a doppio taglio”

Non mi voglio sostituire a nessuno, non chiedo medaglie, ma quantomeno rispetto. Salvini parla con i russi, se devo chiedere il cessate il fuoco a chi lo devo chiedere? Agli eschimesi, ai groenlandesi, ai peruviani? Se devo chiedere il cessate il fuoco lo devo chiedere a chi ha iniziato il conflitto“.

Così Matteo Salvini poco fa, affidando alle sue pagine social lo sfogo in replica alle accuse ricevute in questi giorni, per aver annunciato di essere intenzionato a recarsi a Mosca per parlare con il presidente Putin del conflitto in Ucraina.

Salvini: “Se aspettiamo le mediazioni del ministro Di Maio temo che a Natale saremo ancora qua a parlare di guerra”

Quindi ha poi scherzato, ma non troppo, il leader della lega: “Se aspettiamo le mediazioni del ministro Di Maio temo che a Natale saremo ancora qua a parlare di guerra. Il piano di pace del ministro Di Maio è stato cestinato dopo un quarto d’ora“.

L’ambasciatore Razov: “Salvini è leader di un grande partito politico, non ci sono ostacoli per il suo ingresso nella federazione russa”

Intanto, come risaputo, in questi giorni è uscita la notizia secondo cui, proprio in virtù dell’annunciato viaggio a Mosca,  Salvini ed alcuni rappresentanti del suo partito avrebbero incontrato l’ambasciatore russo a Roma, Sergej Razov. Dal canto suo, chiamato in causa dall’agenzia di stampa AdnKronos, il diplomatico russo ha affermato che “Il senatore Matteo Salvini, come sapete, è leader di un grande partito politico, rappresentato in Parlamento e inserito nella maggioranza di Governo. Non ci sono ostacoli per il suo ingresso nella federazione russa”.

L’ambasciatore Razov: “Lo  scopo del viaggio? Ha espresso pubblicamente le sue opinioni in merito, ma non ho altro da aggiungere”

Riguardo poi i contenuti del loro incontro, e se è al corrente di cosa Salvini vorrebbe trattare con il presidente Putin, l’ambasciatore ha spiegato che “Quanto allo scopo del viaggio, lo stesso senatore Salvini e le persone che lo accompagnavano hanno espresso pubblicamente le loro opinioni in merito”. Ma, come detto, per ciò che riguarda i particolari, Razov si è trincerato dietro il ‘salvifico’ “Non ho altro da aggiungere su questo”.

L’ambasciatore Razov: “Le sanzioni? Influiscono su alcuni aspetti della vita sociale ed economica in Russia, difficoltà che supereremo”

Vista l’occasione dell’incontro, il giornalista dell’AdnKronos ne approfittato anche per chiedere un suo commento sulle sanzioni. “Certo, le pesanti sanzioni imposte dall’Occidente collettivo, Italia compresa, inevitabilmente influiscono su alcuni aspetti della vita sociale ed economica in Russia – ha affermato Razov – Allo stesso tempo, e lo assicuro, il nostro Paese supererà queste difficoltà temporanee“.  Quindi, ha poi concluso il diplomatico, “Il Presidente e il Governo stanno introducendo i necessari adeguamenti alla politica finanziaria ed economica, compresa la linea alla sostituzione delle importazioni, che consentiranno di compensare i costi delle sanzioni illegittime“.

L’ambasciatore Razov: “Le sanzioni sono un’arma a doppio taglio, noto la preoccupazione di politici ed imprenditori per l’economia…”

Infine, prima di congedarsi gentilmente dal giornalista, l’ambasciatore ha però tenuto ad ‘avvertire’ che “Le sanzioni sono un’arma a doppio taglio. Prendo nota delle dichiarazioni allarmanti di rappresentanti del governo e del mondo imprenditoriale italiano in merito ai crescenti problemi legati al rallentamento della crescita economica italiana, all’aumento dell’inflazione, all’aumento dei prezzi di gas, carburante, elettricità e prodotti alimentari“.

L’ambasciatore Razov: “Le prospettive delle nostre relazioni bilaterali? che le crisi vanno e vengono, ma gli interessi restano. La vita non finisce oggi”

Dunque, ha poi aggiunto dando prova di un grandissimo senso della diplomazia, “Penso che voi, come me, siate preoccupati per le prospettive delle nostre relazioni bilaterali. Nonostante tutta l’acutezza della fase attuale, parto dalla consapevolezza che le crisi vanno e vengono, ma gli interessi restano. La vita non finisce oggi“. In questo momento, ha quindi concluso Razov, “Dobbiamo guardare almeno un passo avanti ed evitare dichiarazioni e azioni che potrebbero gettare le nostre relazioni bilaterali oltre il ‘punto di non ritorno’. Spero davvero che sia questo approccio a trovare comprensione tra la maggioranza degli italiani“.

Max