Home ATTUALITÀ Ucraina-Russia, news oggi 22 febbraio – Ultime notizie

    Ucraina-Russia, news oggi 22 febbraio – Ultime notizie

    (Adnkronos) – Crisi Ucraina-Russia, il presidente russo Putin ha riconosciuto le repubbliche filo russe del Donbass, Lugansk e Donetsk. Mentre Kiev chiede di cancellare il riconoscimento e di tornare al tavolo negoziale, Mosca afferma di essere ancora aperta alla diplomazia ma allo stesso tempo minaccia l’Ucraina di ulteriori conseguenze in caso di “piani militari”. 

    ORE 8.32 – Due soldati ucraini sono stati uccisi nella notte e altri 12 sono rimasti feriti da colpi di mortaio. E’ quanto si legge nel rapporto di questa mattina delle Forze congiunte ucraine diffuso dal ministero della Difesa. Sono 84 le violazioni segnalate da Kiev del cessate fuoco nelle ultime 24 ore compiute dalle forze filo-russe. In 64 violazioni sono state usate armi proibite dagli Accordi di Minsk. 

    ORE 8.23 – Vladimir Putin sogna un impero russo e “in sostanza vuole che il mondo viaggi indietro nel tempo. Ad un tempo precedente le Nazioni Unite. Un tempo in cui gli imperi dominavano il mondo. Ma il resto del mondo è andato avanti . Non siamo nel 1919, siamo nel 2022”. A dichiararlo è stata Linda Thomas-Greenfield, ambasciatore americano alle Nazioni Unite. “Dobbiamo mettere in chiaro – ha aggiunto intervenendo al Palazzo di Vetro – che un attacco all’Ucraina è un attacco alla sovranità di ogni stato membro dell’Onu e alla Carta dell’Onu e andrà incontro a rapide e severe conseguenze”. 

    ORE 8.05 – L’ordine di dispiegamento di truppe russe nella regione ucraina del Donbass altro non è che il primo passo di una più ampia invasione. A dichiararlo è stata Linda Thomas-Greenfield, ambasciatore statunitense alle Nazioni Unite, intervenendo alla riunione di emergenza dell’esecutivo Onu a New York. L’affermazione del presidente russo Vladimir Putin, che ha annunciato l’invio di una forza di pace è “senza senso”. “Si tratta chiaramente di una mossa che serve da base per il tentativo russo di creare un pretesto per un’ulteriore invasione dell’Ucraina”. Con il riconoscimento delle autoproclamate Repubbliche di Luhansk e Donetsk Putin “ha distrutto gli accordi di Minsk”. 

    ORE 7.49 – La Francia ha annunciato sanzioni mirate contro Mosca in risposta all’invio di truppe nella regione dell’Ucraina orientale. “Con i nostri partner europei, stiamo preparando sanzioni mirate contro coloro che hanno preso parte a questa decisione illegale”, ha dichiarato al Palazzo di Vetro l’ambasciatore francese alle Nazioni Unite, Nicolas de Riviere. 

    ORE 7.41 – “La Russia ha ripetutamente insistito sul fatto di non essere parte del conflitto ucraino. Oggi si è smascherata e mostra di esserlo sempre stata”. A dichiararlo, intervenendo al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, è stato l’ambasciatore tedesco all’Onu Antje Leendertse, sottolineando come Mosca abbia rivelato le sue vere intenzioni con l’ordine di dispiegamento nelle regioni orientali dell’Ucraina di quella che definisce una forza di peacekeeping. “Con i nostri alleati e partner adotteremo misure ferme ed adeguate in risposta alla violazione del diritto internazionale da parte della Russia che avrà gravi conseguenze economiche, politiche e geostrategiche”, ha affermato Leendertse. 

    ORE 7.31 – “Siamo ancora aperti alla diplomazia, ad una soluzione diplomatica, ma non intendiamo più permettere un nuovo massacro sanguinoso”. A dichiararlo è stato l’ambasciatore russo alle Nazioni Unite, Vasili Nebenzia. “Ora – ha dichiarato intervenendo al Palazzo di Vetro – è importante concentrarsi su come evitare la guerra e costringere l’Ucraina a fermare i bombardamenti e le provocazioni contro Donetsk e Luhansk”. Nonostante ciò, ha chiarito, la Russia “rimane aperta alla diplomazia”. “Kiev non solo è tornata molto rapidamente alla retorica militante e ha continuato a bombardare i civili, ma ha anche fatto di tutto per sabotare e infine distruggere gli accordi di Minsk”, ha affermato. 

    ORE 7.27 – Le decisioni prese da Mosca in merito alle Repubbliche dell’est dell’Ucraina sono state attuate per prevenire uno ‘spargimento di sangue’ e ‘proteggere e preservare’ i residenti di quelle regioni, ha dichiarato l’ambasciatore russo alle Nazioni Unite, Vasili Nebenzia, citato dalla Tass. Nebenzia riguardo al riconoscimento russo di Donetsk e Luhansk sostenendo che l’Ucraina stava “parlando con i propri cittadini nell’est del paese con un linguaggio fatto di cannoni, spari, minacce e bombardamenti”. “Più e più volte, abbiamo chiesto a Kiev di ascoltare le aspirazioni delle persone che vivono nel Donbass e dei residenti di lingua russa del paese, di rispettare il loro desiderio completamente legittimo di usare la loro lingua madre e di insegnare quella lingua ai loro figli”, ha dichiarato ancora il diplomatico, citato dalla Cnn. 

    ORE 7.20 – La Russia ha minacciato l’Ucraina di ulteriori conseguenze in caso di “piani militari” a seguito del riconoscimento di Donetsk e Luhansk da parte del Cremlino. Intervenendo al Palazzo di Vetro a New York, l’ambasciatore russo alle Nazioni Unite Vassily Nebenzia ha detto che Kiev aveva in programma di bombardare e provocare Luhansk e Donetsk. A seguito del riconoscimento delle due regioni da parte di Mosca, ciò potrebbe avere “conseguenze estremamente pericolose”, ha affermato in una riunione di emergenza dell’esecutivo Onu. Nebenzia ha accusato la dirigenza ucraina per la escalation delle tensioni. Il “rifiuto netto” di Kiev di parlare direttamente con i leader separatisti nel Donbass – ha affermato – dimostra che l’Ucraina non intende adempiere alla sua parte degli accordi di Minsk. Per evitare la guerra, ha concluso, l’Ucraina deve essere costretta a porre fine alle sue “provocazioni”. 

    ORE 7.08 – La decisione di Mosca di riconoscere le Repubbliche autoproclamate di Luhansk e Donetsk ricalca quanto già fatto dalla Russia in Georgia nel 2008 con il riconoscimento di Ossezia del sud e Abkhazia. A sottolinearlo è stato l’ambasciatore ucraino alle Nazioni Unite Sergiy Kyslytsya intervenendo in nottata alla riunione dell’esecutivo Onu. “Oggi il Cremlino ha copiato e incollato parola per parola il decreto della Georgia del 2008”, ha detto, alzando un foglio stampato. “Nessuna creatività”, ha aggiunto. “La fotocopiatrice del Cremlino funziona molto bene”. 

    ORE 7.04 – Kiev chiede a Mosca di rinunciare al riconoscimento delle Repubbliche autoproclamate del Donbass. “Chiediamo alla Russia di cancellare la decisione sul riconoscimento e di tornare al tavolo negoziale”, ha affermato l’ambasciatore ucraino alle Nazioni Unite, Sergiy Kyslytsya, durante la riunione di emergenza dell’esecutivo Onu. “Condanniamo l’ordine di dispiegamento di truppe addizionali nei territori dell’Ucraina. Chiediamo un ritiro immediato, completo e verificabile delle truppe di occupazione”.