‘HO SENTITO CHE DOVEVO VENIRE: VICINANZA E PREGHIERA, LA MIA OFFERTA A VOI!’FRANCESCO FESTEGGIA IL SUO ONOMASTICO CON UNA VISITA A SORPRESA ALLE POPOLAZIONI TERREMOTATE

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    “Ho pensato bene nei primi giorni di questi tanti dolori che la mia visita, forse, era più un ingombro che un aiuto che un saluto, e non volevo dare fastidio e per questo ho lasciato passare un pochettino di tempo affinché si sistemassero alcune cose, come la scuola. Ma dal primo momento ho sentito che dovevo venire da voi!. Semplicemente voglio dirvi che vi sono vicino, che vi sono vicino, niente di più; e che prego, prego per voi! Vicinanza e preghiera, questa è la mia offerta a voi. Che il Signore benedica tutti voi, che la Madonna vi custodisca in questo momento di tristezza e dolore e di prova”. Ha scelto il giorno del suo onomastico, Papa Francesco, per fare visita (a sorpresa), alla popolazione sfollata del Centro Italia, iniziando da Amatrice. “Accompagnato dal vescovo di Rieti monsignor Domenico Pompili – ha annunciato il Vaticano attraverso una nota – in questo momento il Santo Padre si trova nella scuola e fra poco si sposterà nella ’zona rossa’ del paese, chiusa per motivi di sicurezza”. Più volte il Santo Padre aveva espresso il desiderio di voler portare il suo personale conforto a quanti colpiti dal terribile sisma del 24 agosto, ma sulla data non si era mai espresso. Lo aveva annunciato sin  dall’Angelus del 28 agosto – a quattro giorni dal terremoto – “Appena possibile spero anch’io di venire a trovarvi per portarvi di persona il conforto della fede, l’abbraccio e il sostegno della speranza cristiana”. Una visita sulla quale Bergoglio era tornato a parlare appena due giorni fa, nella conferenza stampa tenuta durante il volo di ritorno dalla Georgia, quando aveva comunque sottolineato che sarebbe stata una visita fatta “privatamente, da solo, come sacerdote, come vescovo, come Papa. Ma da solo. Così voglio farla. E vorrei essere vicino alla gente”. Superata la sorpresa, indescrivibile la gioia e la commozione della popolazione di Amatrice e Lui, Francesco, si è concesso a tutti abbracciando e salutato tanti: maestre, professori e studenti, il sindaco di Amatrice Sergio Pirozzi, le forze dell’ordine, i vigili del fuoco. Il Santo Padre si è poi avvicinato il più possibile agli edifici crollati da cui sporgono ancora materassi e oggetti di vita quotidiana, per un momento di preghiera personale. Come dicevamo, ed ha poi ricordato lo stesso Bergoglio, fin da subito in lui era forte il desiderio di dare un segno visibile della sua vicinanza e partecipazione al dolore della gente colpita dal sisma. Non senza commozione nel riportarne le parole, il responsabile Comunicazione in Emergenza dei Vigili del Fuoco, Luca Cari ha accompagnato Francesco nella zona rossa: “Il Papa mi ha detto: ’Prego perché voi non dobbiate lavorare, il vostro è un lavoro doloroso. Vi ringrazio per quello che fate’”. La visita proseguirà anche ad Accumoli e ad Arquata del Tronto: “’’Il Papa sta arrivando ad Arquata – ha esclamato emozionato Aleandro Petrucci, primo cittadino di Arquata del Tronto – ’’Ho saputo ora che il Papa sta arrivando ad Accumoli, per poi giungere da noi. Ero a San Benedetto, e mi sto avvicinando al paese per andare ad accoglierlo. E’ scontato dirlo ma sono emozionato per questa visita’’. Stesse emozioni anche per il sindaco e la popolazione di Accumoli. In coincidenza della visita del Santo padre, poco dopo le 14 nei pressi di Norcia è stata registrata una scossa di 3.5, che fortunatamente aldilà della paura non ha provocato nessun danno a cose o persone

    M.