Carta d’identità: addio a genitore 1 e genitore 2

    Addio alla dicitura Genitore 1 e Genitore 2 sulla carta d’identità degli italiani. La Gazzetta Ufficiale ha pubblicato il provvedimento, secondo il quale sul documento dei cittadini minorenni ritorneranno a comparire i tradizionali “madre” e “padre“, notizia lanciata anche dal Ministero dell’Interno. Formalizzato dunque un altro atto che allinea sempre di più il governo alla visione della famiglia tradizionale come quella da porre su un gradino prioritario.

    Carta d’identità: tornano le diciture “padre” e “madre”

    I minorenni italiani torneranno ad avere, quindi, sulla carta d’identità la dicitura padre e madre in luogo di genitore 1 e genitore 2. Non passa la linea del garante della Privacy Antonello Soro, che aveva chiesto di modificare la dicitura per una questione discriminatoria conseguente. In base alla normativa attualmente in vigore, sulla carta d’identità è previsto che compaiano soltanto i nomi dei genitori: con la modifica, si torneranno a specificare il sesso e il “ruolo” del genitore, andando di fatto ad escludere i genitori dello stesso stesso.  a legge vigente prevede che in carta di identità compaiano i nomi dei “genitori”, mentre la novità fa diventare esplicito il richiamo al sesso e al ruolo dei genitori identificandoli come “padre” e “madre”, andando quindi inevitabilmente ad escludere i genitori dello stesso sesso.  Per il Garante rimane però l’evidenza di effetti discriminatori per le persone che vengono affidate a genitori non biologici, ma a chi copre questo ruolo in base ad adozione magari all’ estero per persone dello stesso sesso.
    Il decreto, riportante la data del 31 gennaio 2019, ha la firma del ministero dell’Interno, da quello della Pubblica amministrazione e da quello dell’Economia. Il vicepremier Salvini, nello scorso novembre, aveva in prima persona proposto di reintegrare la dicitura padre e madre, ma aveva ricevuto il parere negativo dell’Anci così come del Garante della Privacy, nonché degli alleati del M5S.