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Draghi: “Grazie ai vaccini è prossima la fine pandemia. Clima, fame nel mondo e pari opportunità le priorità”

L’occasione è data dal video-collegamento col Summit B20 e, come suo solito, il premier Draghi non si è fatto certo pregare nell’affrontare alcuni dei temi più salienti di questo periodo.

Intanto i vaccini, grazie ai quali (6 miliardi di dosi inoculate in tutto il mondo), rimarca, è “finalmente in vista la fine pandemia”.

Draghi: “Summit B20, “è un’eccellente opportunità per rafforzare i legami tra il settore pubblico e quello privato”

Quindi, dopo aver tenuto a sottolineare che il Summit B20, “è un’eccellente opportunità per rafforzare i legami tra il settore pubblico e quello privato a livello multilaterale. Ciò è essenziale per garantire una ripresa solida, equa e sostenibile dalla pandemia e per affrontare le altre sfide dei nostri tempi, compreso il cambiamento climatico”. Tornando alla guerra al Covid il capo del governo ha osservato come, “Il rapido sviluppo di vaccini efficaci contro il Covid-19 mostra come la cooperazione tra governi e imprese possa – letteralmente – salvare vite umane. Lo sforzo di ricerca delle aziende farmaceutiche è iniziato subito dopo la scoperta dei primi casi di Covid-19. Grazie all’ingegnosità del settore privato, i vaccini erano pronti poco dopo, mentre normalmente ci vogliono circa dieci anni”.

Draghi: “Attualmente abbiamo somministrato più di 6 miliardi di dosi di vaccini in tutto il mondo”

Dunque, ricorda ancora Draghi, ”Una campagna di vaccinazione di massa è diventata possibile appena un anno dopo. I governi, da parte loro hanno fornito generose sovvenzioni per finanziare il lavoro di laboratorio, le sperimentazioni cliniche e la produzione di vaccini. Il settore pubblico ha impegnato somme significative in appalti a lungo termine che hanno protetto l’industria dal rischio di fallimento. Attualmente abbiamo somministrato più di 6 miliardi di dosi di vaccini in tutto il mondo. I nostri sforzi congiunti ci hanno aiutato a tenere sotto controllo la pandemia in molti Paesi e a darci la speranza che la sua fine sia finalmente in vista”.

Draghi: “Dobbiamo difendere la libera circolazione dei vaccini e delle materie prime necessarie per produrli”

Ora però fa notare, ”Dobbiamo affrontare il protezionismo sui prodotti sanitari. Questo è essenziale per assicurarci di avere gli strumenti per combattere questa pandemia e prevenirne in futuro. Dobbiamo difendere la libera circolazione dei vaccini e delle materie prime necessarie per produrli. Sono fiducioso che il vertice del G20 a Roma alla fine di ottobre raggiungerà un forte impegno per riformare il Wto”.

Draghi: “Per un ambiente commerciale aperto, equo e trasparente, che possa avvantaggiare aziende, consumatori ed anche i lavoratori

A tal proposito, incalza il presidente del Consiglio, ”La presidenza italiana del G20 sta lavorando per preservare e rafforzare un efficace sistema commerciale multilaterale basato su regole all’interno del World Trade Organization. Vogliamo mantenere un ambiente commerciale aperto, equo e trasparente, che possa avvantaggiare le aziende, i consumatori, ma anche i lavoratori. Ciò significa promuovere i diritti dei lavoratori, insieme ai sindacati e alle nostre parti sociali“.

Draghi: “Il cambiamento climatico incontrollato causerà un calo del 40% della produttività delle aziende entro il 2050

Quindi, altro tema caro al nostro premier: il clima. “La Banca centrale europea stima che il cambiamento climatico incontrollato causerà un calo del 40% della produttività delle aziende entro il 2050. Abbiamo bisogno di finanziamenti privati su larga scala, insieme a maggiori investimenti pubblici, per accelerare la transizione verso un’economia a basse emissioni di carbonio. Le aziende sono esattamente al centro della transizione ecologica. Dovrai cambiare la tua struttura produttiva, adattarti alle nuove fonti di energia e i governi sono pronti a supportarti”.

Draghi: “Non dobbiamo dimenticare che i Paesi del G20 sono responsabili del 75% delle emissioni globali”

Ed in tutto ciò, aggiunge, “anche le imprese e i governi dovrebbero collaborare per affrontare il cambiamento climatico. I Paesi del G20 sono responsabili del 75% delle emissioni globali. La Presidenza italiana del G20 sta lavorando per garantire che sosteniamo collettivamente il nostro impegno a limitare il riscaldamento globale a 1,5 gradi rispetto ai livelli preindustriali. È nell’interesse di tutti raggiungere questo obiettivo“.

Draghi: “I governi devono accompagnare imprese e cittadini nella transizione ambientale, noi dobbiamo occuparci di questa transizione”

Dunque, sempre riguardo al cambiamento climatico, “i governi devono accompagnare imprese e cittadini nella transizione ambientale. Dobbiamo fornire chiarezza e coerenza sulle regole, aiutare aziende e lavoratori a cogliere le opportunità di questa trasformazione ed essere pronti a condividere parte del suo onere finanziario. La velocità della transizione deve tenere conto della capacità di adattamento del nostro sistema produttivo. E dobbiamo mantenere il sostegno pubblico alle nostre politiche, una precondizione necessaria affinché questi cambiamenti siano sostenibili”. Ecco perché, ribatte ancora Draghi, ”Insieme, i governi e le imprese possono plasmare un futuro migliore per le nostre società. Il settore privato”.

Draghi: “Dobbiamo mirare a nutrire tutti nel mondo e creare catene alimentari resistenti alle crisi future”

E’ poi la volta dell’annosa vergogna rappresentata dalla fame nel mondo: “La lotta alla malnutrizione – avverte l’ex presidente della Bce – è un altro ambito in cui possiamo lavorare insieme. La crisi economica e il cambiamento climatico stanno rendendo più difficile raggiungere il nostro obiettivo di fame zero entro il 2030. Le aziende possono donare fondi e forniture di emergenza alle comunità bisognose. Puoi fornire l’accesso ai tuoi sistemi di distribuzione per portare aiuti in aree remote. E puoi aiutare a sviluppare nuovi prodotti economici e nutrienti. Dobbiamo mirare a nutrire tutti nel mondo e creare catene alimentari resistenti alle crisi future“.

Draghi: “Le pari opportunità riguardano sia il settore privato che quello pubblico, le aziende però possono fare tanto”

Infine, ma non ultimo in odine di importanza, le pari opportunità.  Un argomento rispetto al quale, spiega il capo dell’esecutivo, ”Voglio sottolineare il ruolo del settore privato nella promozione dell’uguaglianza di genere, poiché le aziende possono aumentare le opportunità di formazione e la creazione di posti di lavoro per le donne a tutti i livelli”. Oggi, conclude, “Puoi rafforzare l’offerta di assistenza familiare, sostenere le madri che lavorano e rimuovere gli ostacoli che trattengono le donne nella loro carriera. E tu puoi dare l’esempio, offrendo orientamento e supporto tecnico alle start up create da imprenditrici. Questo è ciò che le aziende possono fare. Ma il settore pubblico deve anche agire per creare condizioni favorevoli per sbloccare gli investimenti privati”.

Max