Fattura elettronica, fornitori e PA: cosa c’è da sapere

    Fattura elettronica, fornitori e PA: cosa c’è da sapere. Indicazioni pratiche e utili per un corretto processo di fatturazione. Quando si parla di fattura elettronica senza alcun dubbio uno dei primi grandi ostacoli da superare è quello legato alla pubblica amministrazione. Infatti, in questo nuovo percorso che porta a invertire le rotte del passato in virtù della obbligatorietà della fattura elettronica a partire dal 2019, i rapporti con le PA sono tra i cardini principali a cui chiunque deve orientarsi. Nel dettaglio di un processo di fatturazione elettronica verso le PA ad esempio, cosa devono tenere a mente i fornitori?

    Fattura elettronica, fornitori e PA: cosa c’è da sapere. Obblighi di invii e iter tecnici da tenere a mente

    In primo luogo quando si parla di fattura elettronica, un fornitore deve ricordarsi di dover preparare la predisposizione della fattura seguendo i precisi standard tecnici che le attuali normative vigenti prevedono. Bisogna poi, ovviamente, apporre le firmare sulla fattura con procedura elettronica digitale da parte del fornitore o di chi ne abbaia avuto la delega. Dopodiché, come indicano gli esperti del ramo, occorre inviare la fattura al Sistema di Interscambio (SDI), tramite uno dei canali previsti. Di norma si usano i sistemi in PEC, FTP, o la cooperazione applicativa. In questo senso si riesce a consegnare la fattura all’ufficio destinatario della PA. Da parte dei fornitori poi proseguono gli obblighi: quello della ricezione delle notifiche spedite dallo SDI e riguardanti le attività del SDI, quello di conservare in formato digitale la fattura e, poi, in fase di redazione della stessa fattura elettronica, occorre provvedere ad alcuni necessari inserimenti. In primo luogo è obbligatorio mettere il codice ufficio della PA destinataria di fattura, così come i codici CIG, vale a dire il Codice identificativo di gara e anche quelli CUP: Codice unico di progetto. Non devono mancare ovviamente i dati fiscali PA obbligatori. Dal punto di vista legale, poi, va ricordato come le attuali norme operative nel campo introducono limiti che fanno sì da rendere vincolanti, appunto, la ricezione di fatture elettroniche se conformi con le indicazioni dal CEN.