Meeting sovranisti, i leader Europei non andranno da Salvini

    Gli “amici” sovranisti di tutta Europa abbandonano Matteo Salvini: tutti i leader più importanti diserteranno, con ogni probabilità, il meeting del prossimo lunedì, dedicato ai movimenti affini e voluto dal leader del Carroccio, per stabilire un fronte comune quando le elezioni comunitarie sono ormai alle porte. E mentre sia la Francia (con Marie Le Pen) e l’Ungheria (con Viktor Orban) non hanno dato la propria disponibilità, si infiamma anche il rapporto fra la Lega e Fratelli d’Italia. Per la Meloni, infatti, “Siamo noi i veri sovranisti” mentre quelli del Carroccio sarebbero, per il capo di FdI, “populisti”.

    Meeting sovranisti, ecco perché Orban e Le Pen non andranno da Salvini

    Un buco nell’acqua quindi, a quanto pare, la convention voluta da Matteo Salvini con gli altri leader europei del sovranismo. Gli attacchi al carroccio non mancano: “No a derive sovraniste”, ha dichiarato Anna Maria Bernini, che al Senato è il capogruppo per Forza Italia al Senato. “Il due di picche dei leader che non parteciperanno all’incontro di Milano con i sovranisti, dimostra il flop politico del progetto europeo della Lega”, ha attaccato invece Laura Ferrara, nel parlamento europeo con il Movimento 5 Stelle. Sia Orban che Le Pen quindi diserteranno il meeting di Salvini. Per quanto riguarda il leader ungherese, è emersa la necessità di non urtare il Partito popolare europeo, mentre per quanto riguarda la leader di Front National, sono state addotte motivazioni legate alla campagna elettorale nel sud francese. Mancheranno poi anche gli austriaci: il Partito della Libertà austriaco (Fpoe) non ci sarà alla convention e Harald Vilimsky, capolista dei nazionalisti austriaci alle prossime elezioni europee, ha dato carta bianca a Salvini per rappresentare il gruppo dell’Europa delle Nazioni e della Libertà. Ma anche se i principali leader sovranisti europei non saranno presenti al convegno, non vi è alcuna rottura ufficiale del legame con il vicepremier Salvini. Dall’Ungheria trapela che l’assenza di Orban o di altri rappresentanti del partito Fidesz non significa una rottura con la Lega, così come il fatto che non ci sarà la Le Pen sembra essere stato ampiamente condiviso con il Carroccio.