Salvini: Colpa dell’ambientalismo da salotto

    Le tragiche conseguenze del mal tempo hanno prodotto tutta una serie di conseguenze non solo pratiche ma anche di diatriba politica. La risoluzione non è semplice. E non è certo un tema semplice da affrontare né un momento ordinario per il governo giallo e verde del Movimento Cinque Stelle e della Lega: eppure, tenendo in qualche modo fede a quella che è la matrice sostanziale del proprio ‘movimento’, nel senso ampio del termine, e delle proprie identità ed ideologie comportamentali anche dal punto di vista della mera dialettica politica, la Lega non ha certo risposto porgendo l’altra guancia rispetto a quelle che sono le polemiche, anche abbastanza aspre, che si sono levate in queste ore di drammatica crisi nazionale per ciò che concerne la tragedia che il maltempo ha prodotto in termini di vite umane e anche di caos e disagi e danni gravi a tantissimi territori.
    La Lega si irrigidisce e, per bocca del suo leader, il vice premier e ministro dell’Interno Matteo Salvini parte alla carica e di fronte agli attacchi, contro attacca: “Colpa dell’ambientalismo da salotto”, dice, sintetizzando al massimo il tema e la propria posizione sull’argomento.
    Matteo Salvini, in particolare, dopo le polemiche che in queste ore l’avevano visto di mira in seguito ad un tweet con tanto di foto con sorriso, interviene a muso duro parlando dal territorio di Belluno. Si trova in compagnia del governatore Zaia, con il quale si è recato in visita presso le zone colpite dal maltempo dei giorni scorsi. E in questo contesto che il vice primo ministro annuncia che il governo si metterà a chiedere l’attivazione del Fondo europeo di solidarietà. Ma in modo ancor più diretto e particolare, il ministro dell’Interno interviene anche sul tema in modo concreto prima parlando di dati concreti circa quelli che saranno gli investimenti straordinari che questa amministrazione governativa metterà in campo per provare ad arginare il problema. E poi, sul piano della discussione politica, reagendo con fermezza andando di fatto a prendersela con quello che definisce “ambientalismo da salotto”. Per Salvini quello che sta è avvenuto e che continua ad accadere sul piano territoriale, non è prodotto appena della scarsa attenzione all’ambiente o dall’eccesso di condoni e abusi, ma “di troppi anni di incuria e malinteso ambientalismo da salotto che non ti fanno toccare l’albero nell’alveo”. E sostiene: “Ecco che l’alberello ti presenta il conto”. Nello specifico degli interventi per l’emergenza, invece, molto più pragmaticamente Matteo Salvini si lancia in un annuncio concreto: “Stiamo cercando i soldi in cassetti e cassettini, 250 milioni di euro sono già pronti per tutte le comunità colpite, da Nord a Sud, e continueremo a cercare altri fondi. E ci sarà lo stop al pagamento delle tasse per le popolazioni colpite”. Il finale, però, è veemente ed è dedicato ad una delle istituzioni che meno sono care al ministro, ovvero l’Ue. Salvini, infatti, attacca l’Ue: “Spero che da Bruxelles non arrivino altre letterine che dicono che spendiamo troppo. Perchè visto quello che è accaduto a Belluno e a Palermo, per quanto mi riguarda letterine di questo tipo finiranno in archivio”.