Toninelli chiede sanzioni contro Malta

    Il ministro dei trasporti italiano Danilo Toninelli ha chiesto sanzioni contro Malta, accusandola di non salvare le barche dei migranti nel Mediterraneo e di lasciare l’onere all’Italia.
    Toninelli ha dichiarato su Twitter che l’Unione europea ha dovuto aprire “i suoi porti alla solidarietà” e accogliere i migranti salvati in mare. Il governo, composto dal movimento a cinque stelle anti-establishment e dalla Lega di estrema destra, si è impegnato a reprimere la migrazione, anche se i flussi sono ora inferiori rispetto al passato. L’Italia ha visto oltre 650.000 arrivi sulle sue rive dal 2014.
    Mercoledì scorso, Malta non ha aiutato una barca che trasportava 190 migranti che stava attraversando acque internazionali, dicendo che non era in pericolo. Una volta più vicino all’isola italiana di Lampedusa, la nave da guardia costiera italiana Diciotti lo raccolse. I Diciotti sono stati in mare al largo di Lampedusa negli ultimi quattro giorni, mentre i paesi discutono su dove dovrebbe attraccare. “Ora sono a bordo di una nave militare, che praticamente significa sul suolo italiano. Mi aspetto che l’Italia chieda aiuto agli altri stati dell’UE, tocca a loro, ma Malta ha seguito la legge internazionale “, ha detto il premier maltese Joseph Muscat in un’intervista radiofonica. Muscat non ha commentato la richiesta di sanzioni di Toninelli. La discussione è stata l’ultima controversia che illustra quanto politicamente sia difficile la questione di far fronte ai migranti via mare, nonostante un accordo sulla migrazione raggiunto dai leader dell’UE a giugno. Durante la scorsa settimana Malta ha soccorso due imbarcazioni in pericolo nelle sue acque, una il lunedì che trasportava 114 persone e una il sabato con circa 60 migranti. Ci sono stati altri blocchi tra Italia e Malta. A luglio, Malta ha respinto la pressione italiana per aiutare una barca che trasportava centinaia di migranti nel Mediterraneo. I flussi su una delle principali rotte migratorie verso l’Europa – attraverso il Mar Mediterraneo, dalla Libia all’Italia – si sono ridotte a mano a mano che le fazioni libiche si sono incrinate sui trafficanti di esseri umani. Ma la gente sta ancora morendo in mare e l’estate è l’alta stagione per i migranti che tentano la traversata, spesso in barche sovraffollate e insalubri. Da quando è entrato in carica a giugno, il ministro dell’Interno Matteo Salvini ha condotto una campagna per fermare l’attività di navi umanitarie di soccorso fuori dai porti italiani e ha rafforzato la posizione sul permettere alle navi di attraccare nei porti del paese.