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Bonus 1.000 euro decreto Rilancio: ecco chi è escluso e perchè

Siamo già nel post Decreto Rilancio, nel senso che ormai, a tutti i livelli della comunicazione e dell’informazione istituzionale, abbiamo scoperto a grandi linee tutti i provvedimenti del Dl voluto dal governo di Giuseppe Conte, e tutte le categorie sociali e professionali a cui i vari bonus, fondi e supporti economici vanno destinati.

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In particolare vi è tanta attenzione intorno al bonus 1.000 euro del decreto Rilancio: eppure, per quanto sia un provvedimento di supporto molto esteso, non spetta a tutti.

Chi è escluso dal bonus 1000 euro del decreto Rilancio e soprattutto perchè? Andiamo a fare chiarezza su questo punto.

Bonus 1000 euro, ecco chi sono gli esclusi dal provvedimento del Decreto Rilancio

Bonus 1.000 euro nel decreto Rilancio: uno dei punti chiave dell’intero documento di sostegno all’economia per imprese e famiglie e autonomi e partite Iva varato per fronteggiare l’emergenza da coronavirus.

Tra i provvedimenti principali dell’ex Decreto Aprile, poi slittato a Maggio, che il premier Giuseppe Conte, dopo una lunga attesa per le sue parole in conferenza stampa che hanno poi fatto luce su alcuni punti focali del Dl stesso, vi è proprio il bonus mille euro.

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Non tutti possono però ottenerlo: vediamo chi è escluso dal beneficio sulla base di quanto indicato dal testo approvato nel tardo pomeriggio del 13 maggio dal Consiglio dei Ministri.

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Bonus 1.000 euro decreto Rilancio: ecco chi non lo riceve

Dunque qualcuno è escluso dal Bonus 1.000 euro nel decreto Rilancio: il supporto economico di maggio per alcune categorie di lavoratori non spetta a tutti.

Il decreto Rilancio è stato approvato dal Consiglio dei Ministri cui è seguita la conferenza stampa del premier Giuseppe Conte. Il bonus passato da 600 o 1.000 euro è rimasto sempre presente nelle varie bozze.

Il bonus di 600 euro ci sarà per il mese di aprile per chi ne ha beneficiato a marzo, e ci sarà a maggio nella somma di 1.000 euro per chi ha subito una riduzione del fatturato.

Qualcuno è escluso dal bonus 1.000 euro: come i lavoratori dello spettacolo per esempio, che rientrano in una sezione diversa del documento, mentre vi entrano categorie di lavoratori rispetto al Cura Italia che percepiranno delle indennità.

Per alcune categorie di lavoratori vale a dire professionisti con partita IVA iscritti alla Gestione separata INPS, co.co.co., autonomi iscritti alle Gestioni speciali dell’Ago, lavoratori stagionali del settore turismo e stabilimenti termali del Cura Italia è prevista con il decreto Rilancio un bonus da 600 euro per il mese di aprile che passa a 1.000 nel mese di maggio.

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I principali esclusi dal bonus di 1.000 euro sono i lavoratori dello spettacolo, per loro infatti rimane, anche per il mese di maggio, il bonus di 600 euro. Ma andiamo con ordine.

All’articolo 89 – Nuove indennità per i lavoratori danneggiati dall’emergenza epidemiologica da COVID-19 al comma 10 si legge:

“Ai lavoratori iscritti al Fondo pensioni lavoratori dello spettacolo che hanno i requisiti di cui all’art. 38 del decreto legge del 17 marzo 2020 del 2020 n. 18, convertito con modificazioni nelle legge 24 aprile 2020 n. 27, è erogata una indennità di 600 euro per ciascuno dei mesi di aprile e maggio 2020.”

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Si fa riferimento pertanto all’articolo 38 del decreto Cura Italia e i requisiti per i lavoratori dello spettacolo per i quali non lievita a 1.000 euro il bonus nel mese di maggio e che pertanto restano esclusi, sono:

  • almeno 30 contributi giornalieri versati nell’anno 2019 al Fondo;
  • un reddito non superiore a 50.000 euro;
  • non essere titolari di pensione.

Non solo i lavoratori dello spettacolo perché nel decreto rilancio tra gli esclusi dal bonus 1.000 euro ci sono pure gli operai agricoli o braccianti per i quali il bonus diventa di 500 euro, dai 600 del Cura Italia o i professionisti iscritti agli ordini.

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Per quanto esclusi dal bonus 1.000 euro, il decreto Rilancio prevede nuovi requisiti per accedere a quello che possiamo ricordare come bonus lavoratori dello spettacolo per i quali lo abbiamo appena visto è prevista l’indennità di 600 euro anche per i mesi di aprile e maggio 2020.

Si legge infatti nel secondo periodo del succitato comma 10 dell’articolo 89 del dl Rilancio che possono accedere al bonus anche i lavoratori dello spettacolo iscritti al Fondo che abbiano:

  • 7 contributi giornalieri versati nel 2019;
  • un reddito non superiore ai 35.000 euro.

Il decreto indica anche per il bonus lavoratori dello spettacolo che non ne hanno diritto: “i lavoratori titolari di rapporto di lavoro dipendente o titolari di pensione alla data di entrata in vigore della presente disposizione.”

Per di più i lavoratori dello spettacolo percettori del reddito di cittadinanza, fino alla cifra di 600 euro, è riconosciuto  il beneficio.

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